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Marco Vuchich 30 settembre 2010
Nelle scuole italiane si respira aria viziata
Lo studio HESE, al quale ha partecipato l’Ifc-Cnr, ha monitorato la qualità dell’aria in alcune scuole, rilevando un’esposizione di PM10 e CO2 superiore ai limiti consigliati
Nelle scuole italiane si respira aria viziata

ALGHERO - La denuncia arriva dal consigliere comunale del PD di Sassari, Simone Campus che si avvale dello studio pilota dell'ESE (Health Effect of School Environment) ovvero l'ente che studia gli effetti dell'ambiente scolastico sulla salute degli alunni. Il monitoraggio, coordinato dal prof. Piersante Sestini dell’Università di Siena e condotto su un campione di scuole in Italia, Danimarca, Francia, Norvegia e Svezia frequentate da più di 600 alunni con età media di 10 anni, ha dato risultati allarmanti e pubblicati dall’European Respiratory Journal, la più importante rivista europea di settore.

«In mancanza di una adeguata ventilazione - spiega GiovanniViegi, direttore dell’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare (Ibim) del Cnr di Palermo - vi è una esposizione di PM10 e CO2 superiore ai limiti consigliati in due terzi delle aule (nelle quali i bambini soffrono di problemi respiratori con frequenza maggiore). I parametri misurati all’interno e all’esterno delle scuole si basavano su temperatura, umidità relativa, polveri respirabili, anidride carbonica, biossido d’azoto, composti organici volatili, ozono, allergeni e muffe».

Sono state raccolte informazioni su sintomi e malattie respiratorie, in particolare la presenza, nell’ultimo anno, di sibili, tosse secca notturna e rinite e la pervietà nasale, cioè il grado di apertura delle narici. Un sottocampione di bambini è stato sottoposto ad alcuni test clinici (tra cui spirometria, test allergologici cutanei, rinometria acustica, raccolta di secrezioni nasali, valutazione dell’irritazione degli occhi.

In definitiva occorre sapere che il ruolo di un’adeguata ventilazione per mantenere una buona qualità dell’aria nelle aule risulta evidente, ma il ricambio è insufficiente nel 97% delle aule con ventilazione naturale (apertura delle finestre), rispetto al 13% di quelle con ventilazione meccanica. Inoltre l’esposizione prolungata ad aria "malsana" da parte dei bambini è nociva perchè proprio questi ultimi sono particolarmente vulnerabili, respirando una quantità di aria superiore, in proporzione al peso, e i loro meccanismi di difesa sono ancora in fase di crescita.
31/7/2025
Da Regione destinato un contributo di 400 mila euro (200 mila all’Università di Cagliari e 200 mila a quella di Sassari) per attivare 200 nuovi posti



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