Centro storico della Capitale devastato. Come nel 1977 assediato il centro, blindato fin dalla mattinata. Black bloc attaccano la polizia per cercare di arrivare vicino al Parlamento
ROMA - Mentre il Parlamento è impegnato nel voto sulla
fiducia al Governo, le piazze d'Italia si riempiono di manifestanti contro il ddl Gelmini e l'esecutivo. Più di tutte è Roma al centro della cronaca con una escalation di tensione sfociata in una vera e propria devastazione nel centro storico della capitale. A Roma si sono dati appuntamento studenti, centri sociali, No tav, terremotati aquilani e campani esasperati dall'emergenza rifiuti. Blindato dalla prime ore della mattina, il centro della città è off-limits nei luoghi che danno accesso ai palazzi delle Istituzioni. L'area intorno al Senato e alla Camera è zona rossa. Presidiati Palazzo Chigi e palazzo Grazioli.
Roma in fiamme: 40 fermi
I cortei hanno preso il via da diversi punti della città: da piazzale Aldo Moro, Colosseo, piazza della Repubblica e piazzale dei Partigiani. Gli studenti si sono concentrati davanti all'ingresso principale dell'Università La Sapienza di Roma. Poi sono poi confluiti in via dei Fori Imperiali per formare un unico serpentone insieme ai manifestanti dei vari gruppi tra cui operai della Fiom, terremotati aquilani, centri sociali, No dal Molin, manifestanti di Terzigno.
Da qui la tensione è andata via via crescendo con lanci di bombe carta, bottiglie e altri oggetti contro i blindati delle forze dell'ordine in diversi punti della città. Alcuni manifestanti hanno indossato caschi da moto e sciarpe su bocca e occhi. Gli agenti hanno risposto con lacrimogeni e caricando i manifestanti. Negli scontri si registrano una ventina di feriti tra forze dell'ordine e manifestanti, nessuno grave. Nel bilancio della proteste anche vetrine spaccate e uno sportello bancomat distrutto, lanci di vernice e scritte di protesta lungo corso Vittorio Emanuele.
Incendiato anche un camion della differenziata in via del Corso. Scenario surreale nella via dello shopping romano: persone barricate dentro i negozi, molte serrande abbassate, macchine distrutte, segnali stradali, transenne, vasi e bidoni dei rifiuti divelti, oggetti personali per strada. In via del Babuino, a Roma, i manifestanti hanno dato fuoco a un'auto e una camionetta della Guardia di Finanza. I manifestanti hanno costruito una barricata tra piazza del Popolo e via del Corso con traverse di legno e una macchina, cui hanno poi dato fuoco. La devastazione si è spostata con i manifestanti: cassonetti in fiamme nei pressi di piazzale Flaminio e traffico in tilt. Nel mirino anche la sede della Protezione Civile di via Ulpiano a Roma, rotte alcune vetrate, lanciati fumogeni e sacchetti di plastica neri davanti l'ingresso.