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S.A.
9 febbraio 2011
La scuola media resterà a Stintino
La scuola media di Stintino è salva, per l’anno scolastico 2011-2012 non chiuderà. È quanto emerso questa mattina a Sassari, durante la conferenza convocata dalla Provincia di Sassari

STINTINO - La scuola media di Stintino è salva, per l’anno scolastico 2011-2012 non chiuderà. È quanto emerso questa mattina a Sassari, durante la conferenza convocata dalla Provincia di Sassari. L’incontro di questa mattina rappresentava la seconda fase di un percorso che è stato preceduto da una preconferenza, utile a verificare la situazione delle scuole nella provincia e alla quale, dopo il voto di oggi da parte dei sindaci al Piano presentato dalla Provincia (43 favorevoli e 4 astenuti), seguirà la conferenza interistituzionale regionale in programma a Cagliari.
«Il nostro comune rientra nelle deroghe previste dalla legge di Riforma del sistema scolastico – ha detto la rappresentante della giunta stintinese – e poiché distiamo 30 chilometri dal centro più grande, cioè Porto Torres, la nostra scuola potrà continuare la sua attività». Gli alunni non saranno costretti a dover viaggiare tutti i giorni in autobus per raggiungere la scuola nel centro turritano. «Siamo riusciti a far valere le nostre ragioni – ha aggiunto il sindaco Antonio Diana – perché nella pre-conferenza l’orientamento era quello di chiudere la scuola media di Stintino. Siamo soddisfatti del risultato che scaturisce da un ragionamento che tiene conto delle esigenze della popolazione».
La scuola di Stintino, infatti, rappresenta per il territorio un fiore all’occhiello. Su di essa l’amministrazione stintinese sta investendo, si ricordino i tre progetti formativi finanzianti dal Comune, due per le scuole primarie e uno rivolto proprio ai ragazzi delle medie riuniti in una pluriclasse. I progetti mirano a consentire agli studenti la possibilità di seguire separatamente le lezioni. «Continueremo il nostro lavoro per mantenere la scuola a Stintino – ha concluso il primo cittadino – e faremo il possibile, anche attraverso le nostre politiche, perché nei prossimi anni possano essere eliminate le pluriclassi».
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