Giallo sull´astensione del delegato alla Cultura Carboni in sede di votazione, il cui atteggiamento è criticato perfino dai consiglieri regionali
ALGHERO - «La Presidente della Provincia, Alessandra Giudici, venga ad Alghero quanto prima per incontrare i dirigenti scolastici e una rappresentanza degli studenti. Il
piano di dimensionamento votato ieri dai sindaci, infatti, non può prescindere dal loro parere. Bisogna fare chiarezza: se da un lato è vero che la Provincia ha applicato il dettato della riforma Gelmini e gli atti di indirizzo della Regione, dall’altro non si può sottacere la situazione penalizzante per la scuola algherese che emerge dal dimensionamento provinciale».
Lo sostengono i tre consiglieri regionali di Alghero, Mario Bruno, Pietrino Fois e Carlo Sechi in una lettera indirizzata alla presidente della Provincia. «A seguito di diverse aggregazioni, l’istituto d’arte, quello professionale per l’industria e l’artigianato e le industriali verrebbero annessi agli omologhi sassaresi, mentre l’Agrario verrebbe accorpato all’Alberghiero di Sassari». Alghero registrerebbe perfino la soppressione dell’autonomia dell’Istituto di Istruzione Superiore “Don Minzoni” e - nonostante sussistano le condizioni numeriche complessive – si passerebbe dalle attuali cinque autonomie scolastiche a quattro, con una nuova modulazione degli indirizzi ed indubbiamente con maggiori difficoltà organizzative e gestionali per tutti.
«Per scongiurare questi tristi scenari - sottolineano Fois, Sechi e Bruno - il consiglio comunale di Alghero ha approvato un ordine del giorno nel quale impegna il sindaco ad intervenire per l’adozione di un nuovo piano di dimensionamento che preveda innanzitutto il mantenimento delle cinque autonomie così come ad oggi configurate e l’aggregazione dell’indirizzo artistico (già aggregato al Liceo Ginnasio “Manno”) all’Istituto di Istruzione Superiore “Don Minzoni” che, in questo modo, con l’aggiunta dei 51 alunni dell’indirizzo artistico supererebbe il requisito minimo di 300 alunni utili per il mantenimento in deroga della propria autonomia».
«Non si capisce - puntualizzano i tre onorevoli - il voto di astensione del delegato del Sindaco di Alghero sul piano provinciale e la mancata approvazione di questa ragionevole modifica. Tuttavia, l’atto dovrà essere ora presentato in conferenza regionale, insieme agli altri piani provinciali: è ancora possibile modificarlo e fare tutta la pressione politica, supportata dai dati tecnici, per assicurare l’equità ed evitare tagli indiscriminati che poco hanno a che fare con una seria idea di rilancio e di miglioramento del sistema scolastico».