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A.B. 13 aprile 2011
«Bloccare tsunami Equitalia Sardegna»
«Servono provvedimenti urgenti per evitare la catastrofe economica», ha dichiarato il deputato sardo nell’interrogazione urgente indirizzata al ministro dell’Economia Giulio Tremonti
«Bloccare tsunami Equitalia Sardegna»

ROMA - «Un vero e proprio tsunami fiscale sta per cancellare migliaia di imprese sarde ormai sull’orlo del baratro. La Sardegna rischia il tracollo economico. Non assumere iniziative adeguate o sottovalutare la situazione significherebbe assumersi una grave responsabilità non soltanto politica ma anche finanziaria considerato che il fallimento di tante aziende ha già fatto perdere alle casse pubbliche quasi un miliardo di euro». Questo l’incipit dell’appello del deputato sardo Mauro Pili al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che arriva sotto forma di interrogazione urgente depositata ieri mattina alla Camera dei Deputati.

«Quanto sta accadendo in Sardegna – spiega Pili – è pari ad un vero e proprio terremoto che sta inesorabilmente attraversando tutta l’Isola, con impetuose mobilitazioni popolari che si moltiplicano ovunque a significare che l’onda fiscale sta colpendo ogni angolo della regione. Alla drammatica crisi economica e finanziaria, si sta aggiungendo una vera e propria valanga fiscale che rischia di travolgere oltre 64mila imprese sarde alle prese non solo con le tasse da pagare ma con oneri insostenibili legati ai costi aggiuntivi caricati sulle cartelle esattoriali. Si sta rischiando di mettere all’asta una parte rilevante dell’economia della Sardegna considerato che l’indebitamento delle imprese sarde supera i tre miliardi e mezzo di euro. Il 40percento delle 160mila imprese che operano in Sardegna risultano indebitate e ben 2.354 hanno dichiarato fallimento: a loro carico – ricorda Pili - c’era un debito complessivo pari a 950milioni di euro».

«Solo 4.007 imprese hanno scelto la costosissima rateizzazione mentre per le altre vige l’impossibilità di fronteggiare in alcun modo la situazione debitoria. Non è una caso, che in Sardegna sarebbero state accordate solo cinquemila rateizzazioni per un importo complessivo di 300milioni di euro a fronte di oltre tremiliardi e mezzo di debiti. La gravissima crisi e le previsioni negative anche per il 2011 – ribadisce Pili nell’interrogazione a Tremonti - mettono ancora più a rischio le imprese sarde gravate da posizioni debitorie consistenti, mancanza di liquidità, difficoltà di accesso al credito e ritardi di pagamento da parte dei grandi committenti soprattutto pubblici». Nell’interrogazione a Tremonti, Pili propone integralmente un piano di rateizzazione avanzato da "Equitalia" ad un impresa sarda: «a titolo di esempio documentabile, nella sola prima rata a fronte di una quota capitale di euro 1.559,84 risultano calcolati interessi di mora per 566,49 euro, 715,78 quota interessi di dilazione, 287,60 per quota compensi di riscossione, 939,97 per spese esecutive e 245,63 per diritti di notifica della cartella. A fronte di una quota capitale per la prima rata di 1.559,84 viene richiesto - riporta il deputato - un importo pari a 4.315,31 euro. La rateizzazione in settantadue rate mensili comporta un onere che passa da 113.458,20 euro di quota capitale ad un complessivo importo delle rate pari a 181.392,37 euro, ovvero oneri aggiuntivi pari 67.934,17 euro».

«A questo – prosegue Pili - si aggiunge il paradosso di circa tremilioni di euro di rimborsi per i contribuenti, notificati da Equitalia Sardegna che sono rientrati nella disponibilità dello Stato perché i destinatari non hanno ritirato le comunicazioni presumibilmente per il timore che le stesse contenessero ulteriori oneri da pagare. In Sardegna risulterebbero applicati aggi del 9percento sul riscosso, rilevanti interessi di mora e altri oneri a livelli insostenibili». Nella circostanziata interrogazione, vengono riportati anche i dati forniti da associazioni di categoria relativi ad alcune specifiche realtà: nella sola città di Nuoro risulterebbero notificati tremila preavvisi di fermo amministrativo in appena sei mesi, nella sola città di Sassari, rischierebbero di essere pignorati 12.500 immobili e 20mila automezzi circa. Vi sono aree della Sardegna – sostiene Pili - dove la situazione risulta essere ancora più grave come il Sulcis Iglesiente, l’Ogliastra e il Medio Campidano e risultano gravissime le condizioni di centinaia di aziende e imprese familiari che rischiano il fallimento. La vertenza Equitalia Sardegna - prosegue - rischia di far franare il sistema produttivo sardo senza che niente sia stato fatto per evitare un effetto terremoto che risulterà impossibile gestire sia sul piano economico che sociale».

Per queste ragioni, nell’interrogazione, Pili chiede al ministro Tremonti: «di avviare con urgenza una verifica sulla situazione delle riscossioni in Sardegna con particolare attenzione alla corretta gestione della stessa riscossione; di valutare quale possa essere l’impatto sia sull’economia che sull’effettiva capacità di riscossione di taluni oneri considerato che gli stessi provocano un tracollo economico e finanziario dell’impresa portandola al fallimento risultando poi difficile riscuotere non solo gli oneri aggiuntivi ma la stessa quota capitale; di prevedere misure correttive sia sugli studi di settore che sulla stessa imposizione fiscale per le aree duramente colpite dalla crisi economica; di intervenire anche di concerto con la stessa Regione Sardegna al fine di individuare opportuni atti tesi ad eliminare gli eccessivi e insostenibili oneri aggiuntivi che appaiono improponibili per una società di riscossione, per giunta di natura pubblica; di adottare un apposito provvedimento, se necessario anche di natura legislativa, teso a sospendere, almeno per un anno il pagamento degli oneri aggiuntivi al fine di valutarne la congruità e l’eventuale completa soppressione; di valutare le procedure seguite in sede di notifica delle stesse imposte di riscossione considerato che è stato pubblicamente rilevato l’utilizzo di società e personale non legittimato a svolgere tali funzioni di notifica».

Nella foto: Il deputato Mauro Pili



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