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A.B.
21 agosto 2011
«Tipicità e maggior rigore per il rilancio del turismo sardo»
Questa la ricetta per la ripresa secondo il deputato del Popolo delle Libertà Bruno Murgia

CAGLIARI - «Il turismo rappresenta una delle risorse più importanti per l’economia della Sardegna. L’Isola deve giocare tutte le sue carte per diventare competitiva con località ormai sparse su tutto il pianeta. Il mercato delle vacanze è sempre più globalizzato ed occorre mettere in campo strategie ispirate alla massima internazionalizzazione». Questa l’analisi del deputato del Pdl Bruno Murgia su un settore importantissimo per quanto concerne la ripresa economica del territorio.
Comparto che in questi mesi ha mostrato più di qualche incertezza. «La Sardegna deve diventare un marchio che sia sinonimo di qualità e trasparenza – specifica il componente della Commissione cultura di Montecitorio – Una garanzia per chiunque soggiornerà nelle nostre strutture. Per fare questo è importante mettere in campo regolamenti e protocolli che siano in grado di punire e penalizzare chi opera in bando alle normative più elementari. Non si contano i bed and breakfast abusivi o gli affittacamere privi di qualsiasi autorizzazione. Attività contrassegnate dal pressapochismo che rischiano di danneggiare l’intera comunità. Un’altra questione su cui intervenire è quella relativa all’artigianato “pirata” ed ai prodotti enogastronomici di dubbia provenienza spacciati come tipici. Beni che vengono spesso proposti da chi esercita abusivamente l’ambulantato. Invito l’assessore Luigi Crisponi a promuovere l’approvazione di una serie di provvedimenti che siano in grado di esaltare le potenzialità del turismo – conclude – All’attività della Regione Sardegna si dovrà accompagnare una fattiva collaborazione con gli Enti locali. Sinergie che saranno in grado di far rispettare con più facilità le normative vigenti».
«Un passo ulteriore è rappresentato dall’adozione di Piani urbanistici in grado di favorire il recupero e la valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente, limitando così la cementificazione. Una formula che deve avere al centro la riscoperta delle tecniche di costruzione tradizionali. I Consigli Comunali dovranno prendersi anche la responsabilità di garantire la conservazione del demanio marittimo, investimento fondamentale per garantire migliaia di posti di lavoro. Chi si reca in Sardegna pretende spesso qualità e tipicità. Bisogna fare il possibile per evitare che la nostra terra cada vittima delle storture del turismo di massa. Senza paura di fare la figura dell’antimoderno credo che sia meglio offrire ai nostri ospiti un buon bicchiere di Cannonau piuttosto che un’anonima lattina di “Coca Cola” in un fast-food. Chi tutela le nostre tradizioni deve essere premiato ed incentivato a continuare a difendere la nostra identità».
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