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G.P.P.
1 ottobre 2011
Bosa, la Bitas della discordia
Mauro Solinas, ha voluto precisare l’orientamento della Provincia sul merito dell’iniziativa assunta dal Comune di Bosa, che ha chiesto di ospitare l’edizione 2012 della Bitas, la Borsa del Turismo Attivo

BOSA - Il Consiglio provinciale di Oristano, il 30 settembre si è riunito per gli equilibri di bilancio con le relazioni degli assessore ad illustrare le attività svolte. In apertura dei lavori, l’assessore al turismo Gianfranco Attene, anche a nome del presidente della Giunta, Massimiliano de Seneen, e del Consiglio, Mauro Solinas, ha voluto precisare l’orientamento della Provincia sul merito dell’iniziativa assunta dal Comune di Bosa, che ha chiesto di ospitare l’edizione 2012 della Bitas, la Borsa del Turismo Attivo.
Pieno sostegno alla richiesta, ha dichiarato Gianfranco Attene, che insieme agli amministratori della Provincia, il 29 settembre, aveva ricevuto una lettera con la richiesta di sostegno da parte del sindaco di Bosa, Piero Franco Casula. Richiesta che evidentemente, era stata consegnato in contemporanea anche agli organi di informazione, che il giorno dopo riportavano la notizia con varie titolazioni non particolarmente gradite dagli amministratori provinciali: una in particolare, nella cronaca di Bosa, che diceva «Provincia muta sulla Bitas, il sindaco chiede sostegno».
«La Provincia non dice no alla proposta del Comune di Bosa per ospitare la Bitas, il sostegno c’è - ha precisato l’assessore Attene - ma avremmo anche gradito un coinvolgimento iniziale e nel tempo e non solo, senza nulla togliere, che la richiesta arrivasse in contemporanea sui tavoli delle redazioni giornalistiche, che hanno tratto le loro autonome valutazioni. In sostanza – ha continuato Attene - sta bene la richiesta, sulla quale si concorda e non esistono problemi per attribuire il
patrocinio della Provincia». Sulla questione è intervenuto anche l’assessore al bilancio, Alfonso Marras, il quale ha specificato che eventuali partecipazioni di natura economica, richiedono condizioni diverse, al momento non possibili per l’esiguità di risorse e tempi diversi, anche se resta sempre l’impegno per affrontare la proposta in termini concreti.
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