Inaugurazione Piazza dei Mercati: Le famiglie degli alunni del Sacro Cuore difendono le maestre dalle accuse di strumentalizzazione politica arrivate dal Pdl algherese
ALGHERO - Come una fiamma che si spegne ma è pronta ad alimentarsi dalla brace rimasta, così le polemiche sulla Piazza dei Mercati si affievoliscono con il tempo ma si riaccendono sul caso dei bambini del Sacro Cuore. Strumentalizzati per un uso politico della scuola secondo il
Pdl algherese che nei giorni successivi all'
inaugurazione dei parcheggi nel complesso di via Cagliari avevano denunciato l'episodio al Provveditorato agli studi.
Il "casus belli" naturalmente ha origini più lontane: in generale alla sofferta e contestata nascita di Piazza dei Mercati; e, in particolare, alla presunta
promessa dell'amministrazione comunale di risarcire l'antica scuola algherese dello spazio sottratto con la demolizione della Palestra Giordo (per far costruire un centro commerciale e appartamenti), con uno spazio di circa 300 metri quadri per le attività motorie dei piccoli studenti. Dal Comune hanno negato l'impegno di destinare una parte dei locali a tale utilizzo, considerato che gli stessi sono stati riservati a Meta e gli uffici della Cultura.
Fino a quando gli scontri e le polemiche riguardano gli adulti tanto male, ma quando ad essere chiamati in causa sono i bambini la questione assume contorni più gravi. Per questo ad intervenire sono ora i genitori - dopo la
lettera di Natacha Lampis - degli alunni -addirittura «branditi come armi politiche» secondo i coordinatori del Pdl - che difendono gli insegnanti e in particolare la Lampis come maestra della classe contestata. «Noi stiamo con Natacha - scrivono in una nota. Sì, noi genitori degli alunni della Classe 2°B Sacro Cuore, vogliamo dire questa frase con fierezza, frase che ci nasce spontanea alla luce delle accuse di strumentalizzare bambini; accuse che cercano di colpire, con censure e illazioni senza fondamento, l'insegnante dei nostri figli, persona alla quale, noi genitori, abbiamo affidato un pezzo del nostro cuore».
E sull'"incriminata" giornata dell'inaugurazione spiegano: «i nostri bambini sapevano che alcuni di noi genitori avremmo presenziato con dei palloncini colorati per ricordare che le promesse di uno spazio ricreativo vadano mantenute. Chi ha figli sa che se fate loro una promessa, che poi non mantenete, state pur certi che loro non dimenticheranno e ogni volta che ne avranno la possibilità vi ricorderanno la promessa non mantenuta». Nessun disegno politico secondo le famiglie considerato «come il giorno successivo i bambini sono usciti all'inaugurazione dei giardini Manno esprimendo liberamente la loro gioia per l'apertura di un nuovo parco».