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S.A. 10 febbraio 2012
400mila in sovrappeso e 170mila obesi nell´isola
Un progetto curato dall´assessorato regionale alla Sanità per promuovere la sana alimentazione e la costante attività fisica tra i più giovani
400mila in sovrappeso e 170mila obesi nell´isola

CAGLIARI - Prevenire l’obesità, il diabete e alcune malattie cardiovascolari grazie a una maggiore e costante attività fisica e a una sana alimentazione sia tra gli adulti che, soprattutto, tra gli studenti delle scuole. Sono tra gli obiettivi del progetto “Il movimento è vita”, curato dal Servizio Prevenzione dell’assessorato regionale della Sanità e di cui si è fatto il punto oggi (venerdì) a Cagliari.

Alla presentazione hanno partecipato diverse scolaresche accompagnate dai rispettivi docenti di educazione fisica. L’assessore De Francisci ha voluto coinvolgere direttamente i bambini presenti a informarsi, per esempio su come e quanta attività fisica è necessaria per restare in buona salute. Numerose le domande rivolte al medico del Cagliari per scoprire i “segreti” dei giocatori rossoblù sul movimento e l’alimentazione (i giusti equilibri di carboidrati, proteine e zuccheri) durante gli allenamenti e prima delle partite.

In Sardegna, secondo varie fonti, si stimano da 355.000 a 420.000 persone in sovrappeso e da 135.000 a 184.000 obesi. Il sovrappeso e l’obesità sono responsabili di circa l’80% dei casi di diabete di tipo 2 (DM2), dati gli stretti rapporti fisiopatologici fra le due entità cliniche. In Sardegna la prevalenza stimata va dal 4 al 10% per un totale di circa 80.000 casi compresi i non diagnosticati che presentano un’età di insorgenza inferiore rispetto al resto della popolazione italiana. Per ciò che riguarda i bambini sardi tra i banchi, quelli sovrappeso arrivano al 20 per cento della popolazione scolastica e quelli obesi al 7 per cento.

Nel dettaglio, il progetto, che si avvale della collaborazione del Coni, di enti di promozione sportiva, di società e federazioni sportive, degli enti locali (Comuni e Province), è articolato in due fasi principali, una rivolta alla popolazione prediabetica, in sovrappeso e obesa, l’altra agli scolari. Per quanto riguarda la prima parte del piano, il progetto prevede un intervento su un campione di soggetti (tra i 600 e i 900) distribuiti nelle Asl della Sardegna e reclutati in ciascuna Asl della regione su base volontaria in un Centro Endocrino-metabolico. Il Piano è articolato 2 anni di attività fisica strutturata da svolgersi tre volte la settimana per tutto l’anno, prescritto dallo specialista in Medicina dello sport della Asl ed eseguito da laureati in Scienze motorie.

L’altra parte de “Il movimento è vita”, inserito nel Piano regionale di Prevenzione 2010-2012, è esteso a tutto il territorio regionale e mira a incrementare il livello di attività fisica nella popolazione scolastica per almeno altre 3 ore settimanali oltre alle due ore curricolari già previste. Obiettivo primario è aumentare la capacità del sistema scolastico di utilizzare l’esercizio fisico a fini preventivi dell’obesità e del sovrappeso e come esempio di stile di vita salutare.



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