Il caro-mensa diventa terreno di scontro politico. Alle accuse degli ex amministratori del Popolo della Libertà fa eco un durissimo commento dell´ex consigliere comunale Di Nolfo, che non usa mezzi termini: «Tedde vigliacco»
ALGHERO - Con delibera numero 25 del 2 febbraio 2012 l'Ing. Casula (che si è già detto disponibile ad un confronto) ha decretato l'
aumento della contribuzione per famiglia del costo dei pasti che i bambini consumano a scuola. E la causa di questo atto dovuto ma di forte rilevanza sociale si deve andare a ricercare in una situazione ereditata dall'amministrazione Tedde. Ne è convinto Valdo Di Nolfo, ex consigliere comunale di Alghero Viva, secondo cui dell'impossibilità di riuscire a far quadrare i conti del servizio mensa se ne parlava già dal mese di settembre: ai primi di novembre i più informati parlavano, addirittura, della possibilità di uno stop temporaneo del servizio.
Il sindaco Tedde a fine mandato e in odore di sfiducia ha fatto orecchie da mercante, non affrontando il problema ben sapendo che questo si sarebbe presentato più complicato che mai se non a fine anno scolastico (come ora accade) sicuramente all'inizio del prossimo. «L'atteggiamento del sindaco Tedde e della sua giunta è vergognoso, hanno messo la testa sotto la sabbia come se il problema non esistesse. I pessimi amministratori come Tedde, invece di lavorare per il bene comune, rimboccarsi le maniche e risolvere le questioni amministrative, magari con un confronto pubblico con i genitori, preferiscono far finta di nulla», afferma Di Nolfo, Consigliere Comunale uscente e candidato alle elezioni di primavera.
Le famiglie - ricorda Di Nolfo - contribuiscono al bilancio delle scuole provvedendo a portare a scuola di tutto, dall'acqua alla carta igienica, a causa dello stato comatoso in cui versano le finanze della scuola italiana. Poi entra nello specifico sottolineando come il servizio mensa scolastica del comune di Alghero sia stato appaltato dal 2010 e per 5 anni, attraverso un bando a rilevanza pubblica, alla Gemeaz Cusin Srl di Milano, per un costo all'amministrazione di circa 800mila euro aumentati a circa 950mila nel passare degli anni. Un pasto all'amministrazione costa 5,34 euro mentre il costo del servizio viene ricoperto dalla contribuzione delle famiglie in percentuale tra il 42 e il 44% il resto è a totale carico dell'amministrazione.
Agli aumenti che graveranno sulle famiglie algheresi dal 33 al 66% dal prossimo marzo, l'ex Consigliere Comunale Valdo di Nolfo propone delle soluzioni: «bloccare immediatamente l'aumento per le famiglie e
trovare altre soluzioni tampone per i due mesi rimanenti dell'anno
scolastico in corso, recuperare i pochi soldi che mancano all'appello in
altri modi senza gravare sulle tasche dei cittadini». «E poi - continua -
bisogna rimodulare le fasce, perché non è possibile che una famiglia con
due stipendi statali si trovi nella stessa fascia di un ultramiliardario.
Chi ha di più deve contribuire di più, questo già accade ma non in modo
efficiente». «Non solo - Precisa Di Nolfo - in un momento di difficoltà come questo le scuole private seppur paritarie non debbano pesare sulle casse pubbliche, solo questo piccolo accorgimento farebbe risparmiare le economie necessarie a non aumentare il costo del servizio per famiglia».
Di Nolfo, prima di chiudere tiene a fare un passaggio sulle prossime
amministrative: «L'errore più grosso in tutta questa vicenda è l'ottusità della scorsa amministrazione, chiusa nelle stanze del potere, mai disposta ad ascoltare e confrontarsi. Mentre questo tipo di questioni più di altre hanno bisogno di un confronto pubblico, l'unico modo per spiegare ai cittadini in modo trasparente quali siano i problemi e trovare insieme una soluzione. Questo sarà il modus operandi della prossima amministrazione di centrosinistra: trasparenza e partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative». |
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