La città è sporca, dal Lido al centro storico, agro e borgate comprese. Ad Alghero "Tarsu" tra le più care dell'Isola. Aumentano anche i diritti comunali per qualunque atto pubblico
ALGHERO - A pochi giorni dal Rogna Day (e dal servizio giornalistico del Quotidiano di Alghero ancora prima) ritorna alla ribalta la questione della raccolta rifiuti ad Alghero. Insieme - è sempre il caso di evidenziarlo - allo scarso senso civico della cittadinanza, pur con qualche sorprendete eccezione: i ragazzi ripresi dalla telecamera di
Alguer.tv mentre si improvvisano netturbini a Maria Pia nel giorno successivo alla Pasquetta, ne sono una viva testimonianza. La città è sporca, è sufficiente fare un giro da Sant'Agostino al Lido, fino al centro storico; nessun quartiere, area dell'agro e borgata è esclusa. Il problema diventerà emergenza in estate, un film già visto e rivisto negli ultimi anni. La differenziata ad Alghero è al 42.50% - risultato soddisfacente ma migliorabile - ma la raccolta, soprattutto nei mesi di maggior afflusso turistico, è scarsa rispetto alle esigenze della popolazione.
Premessa a parte - in cui tra ditta appaltatrice e cittadini non ci sono vittime e carnefici, piuttosto un discutibile concorso di colpa - si passa alle tasse che gli utenti pagano per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Sacrosanta la Tarsu, dunque, se la risposta è una città pulita, meno se all'
aumento record della bolletta non corrisponde un servizio ancora più qualificato. Se poi l'ex assessore competente
Michele Pais - in un'intervista di qualche mese orsono al
Quotidiano di Alghero - giustificava i rincari allineandoli alle tariffe più alte dei principali comuni della Sardegna (e citando espressamente Sassari ndr). Niente di più lontano dalla realtà.
A smentire l'ex esponente della Giunta Tedde è un ingegnere ambientale impiegato nel Comune sassarese che rapporta le tabelle 2011/2012 su un appartamento di 70 metri quadri (e residente/i di età inferiore ai 70 anni). Così, se la casa si trova nel capoluogo turritano, l'occupante - da solo - pagherà (o l'ha già fatto) annualmente 120,16 euro, molto meno a quello che abita in Riviera del Corallo che versa alle casse comunali 185,5 euro. Anche Cagliari e Nuoro volano più basso: rispettivamente con bollettini da 128,24 e 124,75 euro (sugli stessi parametri di riferimento). Aumentando il numero degli inquilini per casa, cresce la forbice dello squilibrio contributivo: 4 persone a Sassari equivalgono a una tassa da 235,94 euro, lo stesso numero ad Alghero è di ben 742. "Dannati sì, ma non beffati", almeno.
Nella foto d'archivio: una manifestazione in Municipio contro gli aumenti delle tasse comunali