Red
1 giugno 2012
Elezioni e tasse: Salaris abbatte l´Imu
E´ l´impegno preso pubblicamente dalla candidata alla carica di Primo cittadino qualora vincesse le elezioni amministrative: «Sulla prima casa è doveroso operare una riduzione dell’Imu fino quasi ad azzerare la quota prevista per legge»

ALGHERO - «Da sei mesi la città è priva di una guida politica che avrebbe potuto oggi assumere decisioni non solo sulla base dei numeri, ma valutando le esigenze della comunità, confrontandosi in modo democratico con l’assemblea che rappresenta i cittadini, licenziata in tronco grazie ai giochi di palazzo del centro sinistra e di una parte del centro destra». Per Maria Grazia Salaris, candidato sindaco di Alleanza per l’Italia e Diversamente Alghero, «è chiaro che sulla tabella Imu il commissario straordinario che sta amministrando Alghero dopo la caduta del sindaco Tedde ha fatto ciò che, da burocrate, doveva e poteva fare: ovvero far quadrare i conti. Sarà compito della politica, aprire un ragionamento sull’Imposta per quanto di competenza dell’ente locale».
Appena insediato il nuovo governo della città dovrà necessariamente rivedere tali aliquote alla luce dei bisogni di una comunità che versa in uno stato di profonda sofferenza: «In questo periodo di forte difficoltà per le famiglie è nostro dovere contenere quanto più possibile il carico fiscale sulla collettività», ha detto Salaris che anticipa quale sarà la posizione di Alleanza per l’Italia e Diversamente Alghero in caso di vittoria: «Sulla prima casa è doveroso operare una riduzione dell’Imu fino quasi ad azzerare la quota prevista per legge, spettante al Comune. Ci impegniamo fin da ora, qualora dovessimo amministrare Alghero, a ridurre l’aliquota fino al massimo che lo Stato consentirà».
Sulle seconde case, specialmente quelle che producono profitti «si dovrà fare un ragionamento condiviso, anche in base alle finalità e all’utilizzo che viene fatto degli stessi immobili». Infine si deve assolutamente trovare una formula per venire incontro all’emergenza economica delle aziende. «Non si può ignorare la situazione del nostro sistema produttivo, in preda a una profonda crisi. E’ impensabile gravare sulla piccola e media impresa con altre tasse che provocherebbero l’effetto di frenare ulteriormente lo sviluppo. Pertanto sarà da valutare anche la riduzione dell’Imu, nei parametri previsti dalla legge, per capannoni industriali e fabbricati che ospitano attività economiche, con particolare attenzione verso il settore agricolo».
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