S.A.
2 luglio 2012
Fiume Santo: il sindaco pretende l´Imu
Al gestore dell’impianto il Comune di Porto Torres richiede l’imposta del 2012 e l’Ici per gli ultimi cinque anni non prescritti

PORTO TORRES - Il Comune di Porto Torres chiederà il pagamento dell’Imu e dell’Ici per il carbondotto di Fiume Santo che ricade in un'area di quasi quattro chilometri, in larga parte all’interno del perimetro comunale.
Oltre alla richiesta di pagamento dell’imposta sugli immobili, il Comune di Porto Torres, attraverso una delibera di giunta, ha di recente dato mandato a un legale per la tutela degli interessi dell’ente nei confronti di E.on in merito alla concreta attuazione degli accordi firmati dalla società nel 2007 e nel 2009 per lo sviluppo del sito produttivo. Il credito da riscuotere, secondo i conti effettuati dall’amministrazione comunale, ammonta, attualmente, a un milione e trecentosessantamila euro.
«Si tratta di un’infrastruttura imponente - sottolinea il sindaco Beniamino Scarpa - dalla quale ci aspettiamo un gettito importante, che utilizzeremo per ridurre le aliquote Imu, con particolare riferimento a quelle a carico delle attività produttive. Stiamo chiedendo a E.on di prendere contatto con i nostri uffici per definire il pagamento dell’imposta non solo per il 2012, ma anche per gli ultimi cinque anni non prescritti, visto che nessuno aveva in precedenza mai fatto richiesta del tributo ai gestori della termocentrale, nonostante l’impianto sia in esercizio da circa dieci anni».
«In altre zone d’Italia – aggiunge l’assessore al Bilancio, Walter Corrias – in cui insistono i carbondotti o strutture simili, i Comuni hanno ottenuto il pagamento del tributo in maniera bonaria o, in caso di opposizione, attraverso sentenze del tribunale che hanno obbligato le aziende a pagare centinaia di migliaia di euro».
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