Gli indipendentisti lanciano un appello ai cittadini algheresi: : «fate l’autoriduzione della bollette e subito dopo il ricorso»
ALGHERO - Il
caso delle bollette Abbanoa ad Alghero ha scatenato la reazione di iRS che accusa il gestore unico del servizio idrico e fognario sardo di corrispondere ai cittadini algheresi delle cartelle senza alcun riscontro non avendo mai «effettuato la lettura dei contatori». «Come se non bastasse le bollette, con i bollettini di pagamento, sono state recapitate 50 giorni in ritardo rispetto ai termini entro i quali possono essere contestate» fanno sapere gli indipendentisti che evidenziano come lo stesso trattamento non sia riservato aI «Ministeri dello Stato italiano nell'isola, le caserme della Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri, le Prefetture, le basi militari (ne è esempio la base di Quirra che non paga), la Sanità pubblica, gli Assessorat»i: «I debiti degli Enti Ministeriali ammonterebbero a ben oltre 300 milioni di euro, ma il gestore unico non intraprende le stesse azioni radicali che intraprende con i cittadini».
iRS ritiene inaccettabile che una Spa come Abbanoa, «che più che una società di gestione idrica è un carrozzone politico, continui a fornire un servizio pessimo e a vessare in questo modo i cittadini». Ad esempio ad Alghero dove nell'aprile 2012, il gestore aveva tagliato il servizio per morosità ad una quarantina di famiglie del Nucleo San Michele, senza avere mai recapitato le bollette: «gli utenti hanno fatto ricorso dopo che Abbanoa aveva già staccato l’acqua e il 19 febbraio il presidente della sezione civile del Tribunale di Sassari, Silvio Lampus, ha dato ragione ai medesimi. Il giudice sostiene che gli utenti che per anni non ricevono fatture, o solo solleciti generici, e poi si ritrovano nella posta intimazioni ultimative, come in questo caso, d’ora in poi non dovranno ritenerle più valide».
Per questo gli indipendentisti lanciano un appello ai cittadini algheresi ad effettuare l’autoriduzione della bolletta, nella seguente modalità: «si va alle poste, si prende un bollettino di pagamento, si intesta ad Abbanoa e si pagano 5 euro mettendo nella causale “acconto autoridotto per sopraggiunte difficoltà economiche” per evitare che Abbanoa stacchi l’acqua per morosità. Fatto questo, va presentato subito il ricorso allo stesso gestore». E l'altro richiamo è rivolto al comune affinchè revochi «la delibera di adesione ad Abbanoa, ed estendiamo l’invito a tutte le amministrazioni Comunali per fare altrettanto con coscienza e determinazione, affinché non si rendano complici di questo sistema di gestione».