Red
15 maggio 2013
Imu agricola: Coldiretti striglia l´assessore
Sulle proposte in campo, la Sardegna riavvii il percorso di ridefinizione delle zone svantaggiate, in modo da estendere l’esenzione a tutti i terreni agricoli della Sardegna: lo chiede Battista Cualbu

SASSARI - La Politica Regionale colga l’attimo e giochi le sue carte. E’ questa l’esortazione di Battista Cualbu, Presidente di Coldiretti Sardegna, a fronte delle aperture del governo Letta in materia di Imu. Sulle proposte in campo, la Sardegna riavvii il percorso di ridefinizione delle zone svantaggiate, in modo da estendere l’esenzione a tutti i terreni agricoli della Sardegna.
Le ipotesi sul tavolo del governo Letta. Il Governo Letta sta riflettendo profondamente sull’Imu, ipotizzandone la sospensione non solo per le abitazioni, ma anche per terreni e fabbricati strumentali agricoli. «Si tratta – commenta Cualbu – di un intervento sacrosanto. In assenza del provvedimento, infatti, le imprese agricole saranno costrette ingiustamente a versare a giugno una rata pari a 346 milioni tra terreni e fabbricati strumentali. In un momento di crisi come quello in cui viviamo – prosegue Cualbu - l’Imu rischia di affossare le imprese agricole che oggi sono tra le poche attività produttive che stoicamente stanno nei territori, che non vengono delocalizzate e che, soprattutto, nelle zone interne rappresentano la spina dorsale di intere comunità. In tal senso è peraltro necessario che lo Stato rispetti l’impegno a restituire i 45 milioni di extragettito pagati in più dagli agricoltori lo scorso anno, come previsto dal Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201».
Il Ruolo della Politica Regionale. La Sardegna ha una carta in più. Circa un anno fa l’Assessore dell’Agricoltura, dimostrando attenzione verso uno dei comparti fondamentali per il rilancio della stagnante economia Isolana, ha assunto un provvedimento per classificare l’intero territorio rurale della Sardegna come “svantaggiato”, e quindi esente dal pagamento dell’IMU sui terreni agricoli. Purtroppo – spiega Cualbu – questa norma regionale ha necessità di essere ratificata dallo Stato Italiano. Credo allora che questo sia il momento in cui la Politica Regionale, all’unisono, rivendichi la specificità della nostra Isola, chiedendo la ratifica di tale norma. Si tratterebbe di un intervento importante, strutturale e definitivo, che alleggerirebbe gli effetti di una norma sperequante, che aumenta la tassazione in maniera maggiore per chi la terra la usa per vivere e lavorare rispetto a chi ne dispone per fini diversi.
Le richieste. La Politica Sarda giochi le proprie carte – conclude Cualbu – e sfrutti il momento di riflessione sull’Imu perché ottenere la ratifica della norma Regionale. «E’ un momento nodale per la nostra Isola, e quella dell’Imu può essere un primo tassello nella difesa della nostra autonomia e della nostra specialità. Su questa battaglia, la Politica Regionale sappia di poter contare sul sostegno di tutto il mondo agricolo».
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