Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziesardegnaEconomiaTasse › Istat: povertà relativa per 350mila sardi
A.B. 17 luglio 2013
Istat: povertà relativa per 350mila sardi
La Segreteria Regionale della Cisl Sardegna rapporta i dati dell’Inps con la congiuntura della povertà dello scorso anno
Istat: povertà relativa per 350mila sardi

CAGLIARI - Oltre 350mila sardi (il 20,7percento) sono classificati dall’Istat dentro la categoria della povertà relativa. Un dato altamente preoccupante che potrebbe ulteriormente aggravarsi, se venisse confermato anche per l’Isola, come per tutto il Mezzogiorno, l’aumento della povertà assoluta dall’8 al 9,8percento. La fotografia sulla povertà 2012 scattata dall’Istituto centrale di Statistica integra e spiega il rapporto annuale del Nuovo Inps, pubblicato lunedì.

In totale, secondo il rapporto 2012 dell’Ente previdenziale, viene disegnato un sistema pensionistico sardo che ha registrato nell’anno passato 684.378 prestazioni previdenziali. Nel rapporto Inps, non colpisce il valore assoluto dei numeri, quanto quello relativo all’importo della media delle prestazioni erogate ai pensionati dell’Isola. Infatti, ad esclusione dei pensionati appartenuti alla Pubblica Amministrazione, che si attestano su una media pro capite di 1.720,58euro, il “monte pensioni” riferito al sistema privato (il più consistente per l’Isola) registra in Sardegna per 332.003 pensionati una media pensionistica di 776,94euro: ecco i poveri (nuovi e vecchi) della regione. Si tratta di un dato che conferma l’andamento congiunturale di un’Isola in sofferenza da molto tempo, che attesta un numero proporzionalmente crescente di cittadini oramai sotto la soglia di povertà relativa, molti dei quali sfondano, addirittura quella della povertà assoluta. Un numero oltremodo irrobustito dagli appartenenti alla gestione degli invalidi civili che, secondo il dato Inps, fruiscono di prestazioni caratterizzate da importi, anch’essi, oltremodo esigui. La conferma di quanto affermato viene riscontrata oggi nel rapporto dell’Istat sulla povertà nel Paese. Quando la vita finisce ed inizia la sopravvivenza, vuol dire che prende piede la povertà. E purtroppo in Sardegna l’indice di povertà relativa è in ascesa ed ha conseguito il pesante traguardo del 20,7percento. Quando si parla di povertà relativa, si parla di oltre 350mila sardi e, soprattutto, di tante persone fino a ieri appartenenti alla piccola borghesia.

L’Istat inquadra in un reddito di 990,88euro (nel 2011 era di 1.011,03euro) per una famiglia di due componenti la soglia di povertà relativa. In Sardegna, i nuclei ascrivibili a tale condizione sono intorno ai 150mila. Tuttavia, ancor più insidioso è l’aumento dei cittadini sardi in condizione di povertà assoluta, che ha conseguito nel 2011 un’incidenza dell’8percento e che, se si confermasse il dato, non ancora disaggregato fra le regioni e per il momento riferito all’andamento del Mezzogiorno, ci porterebbe in Sardegna ad un preoccupante 9,8percento (+1,8percento). I soggetti gravati dalla povertà assoluta riscontrano nel 2012 un target caratterizzato per una capacità di spesa mensile pari od inferiore a 539euro per i residenti nelle aree metropolitane, 572,72euro per quelli dei comuni grandi e 537,29euro per gli abitanti dei piccoli comuni (si tratta di molti dei pensionati sociali dell’Isola). Se si pensa che, nel Nord Italia, lo stesso indice è del 5,5percento (l’anno precedente era al 3,7percento) e nel Centro Italia è del 5,1percento (4,1percento l’anno scorso), è comprensibile la preoccupazione della Cisl «per il coma economico che sta interessando la nostra Regione, che riteniamo debba essere contrastato anche attraverso il rafforzamento del “fondo regionale contro le povertà”. E’ indispensabile mettere in campo tutte le risorse disponibili che – per la Cisl sarda - devono essere individuate anche attraverso un uso programmato e oggettivo delle disponibilità comunitarie e dallo scorporo degli investimenti dai criteri del Patto di stabilità interno».
5/8/2025
L´assessore alle Finanze del comune di Alghero precisa: «A differenza di quanto ci si accusa, stiamo programmando seriamente la riscossione mettendo i cittadini in stato di bisogno nelle migliori condizioni possibili per adempiere ai propri obblighi»



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)