Red
9 settembre 2005
Il Sistema turistico locale del nord-ovest Sardegna prende forma
Nel corso di un lungo faccia a faccia tra i rappresentanti della Provincia di Sassari e dei Comuni costieri sono state fissate una volta per tutte le priorità di un progetto che nelle intenzioni di tutti i soggetti coinvolti dovrebbe servire per dare un impulso decisivo a quell’idea di turismo integrato del territorio su cui l´amministrazione ha scommesso

SASSARI - Partire dal protocollo d’intesa firmato nel 2004 e fissare i parametri per l’assegnazione delle quote di partecipazione di ciascun firmatario. Il Sistema turistico locale per il nord-ovest della Sardegna inizia a prendere forma. Nel corso di un lungo faccia a faccia tra i rappresentanti della Provincia di Sassari e dei Comuni costieri sono state fissate una volta per tutte le priorità di un progetto che nelle intenzioni di tutti i soggetti coinvolti dovrebbe servire per dare «un impulso decisivo a quell’idea di turismo integrato del territorio su cui politicamente abbiamo scommesso tanto», come è stato sottolineato da più parti durante l’incontro che si è tenuto nel palazzo della Provincia. I tempi sono strettissimi e le questioni ancora da risolvere sono tante: per questo motivo il tavolo politico coordinato dall’assessore provinciale al Turismo, Marco Di Gangi, ha deciso di dare un’accelerata. La corsa contro il tempo procederà a tappe forzate sin dai prossimi giorni, quando i rappresentanti degli enti pubblici coinvolti nella costituzione della società che dovrà gestire l’Stl decideranno modi e tempi di adesione al progetto. Due giorni, tre al massimo, e i vertici delle amministrazioni comunali e di quella provinciale potranno disporre delle prime conclusioni elaborate dai tecnici nominati già due anni fa con l’incarico di indicare più precisamente la via da percorrere per non farsi trovare impreparati a un appuntamento del genere. Ai professionisti è stato chiesto di individuare alcuni parametri oggettivi che permettano di quantificare l’impegno che ognuno dovrà poi assumersi anche dal punto di vista economico. La proposta tecnica, che prevede un’ampia partecipazione degli enti pubblici, verrà discussa in una riunione già programmata per l’inizio della prossima settimana. Sarà quella l’occasione per definire in modo certo, in base alle possibilità degli attori pubblici coinvolti, le rispettive quote di partecipazione. Solo dopo potrà essere avviata una trattativa concreta con le associazioni di categoria che all’interno della società – la formula più probabile e opportuna sembrerebbe quella del consorzio a responsabilità limitata – dovranno farsi carico di quel pacchetto di minoranza di quote destinate ai privati. «Mettere d’accordo così tanti soggetti non è per niente facile, e anche per questo motivo, dovendo fare i conti con tempi strettissimi, abbiamo deciso di escludere per il momento i Comuni interni», ha spiegato l’assessore Di Gangi. Ma nessuno resterà fuori dal Sistema. «La Provincia acquisirà una parte consistente di quote societarie – precisa il rappresentante dell’amministrazione Giudici per chiudere una volta per tutte l’incomprensione – e si assumerà formalmente l’impegno di ripartirle successivamente, secondo analoghi criteri oggettivi, tra i Comuni non costieri che dovessero manifestare interesse per il progetto». Una volta trovato l’accordo tra le varie amministrazioni che oggi si sono incontrate in piazza d’Italia, sarà fondamentale il dialogo coi privati, che saranno chiamati a una vera e propria svolta, e con la Camera di Commercio, con cui di recente il dialogo sul futuro dell’Stl è stato riavviato proficuamente. «Gli operatori del settore turistico dovranno prendersi le loro responsabilità, entrando in un’ottica di sistema, rinunciando per sempre a coltivare esclusivamente il proprio orticello», hanno ribadito i sindaci delle località costiere del nor-ovest isolano. Un percorso analogo a quello già compiuto dalla pubblica amministrazione, che intravede nella creazione del Sistema turistico locale «un’opportunità piuttosto che un rischio, anche se è concreto il timore che senza la necessaria identità di vedute si possa trasformare in una scatola vuota», è il parere di buona parte degli amministratori intervenuti alla riunione odierna. Proprio per questo motivo, non è pensabile continuare a parlare solo di quote di partecipazione e di soldi da sganciare alla svelta. Bisognerà parlare di contenuti, tanto che nell’ordine del giorno della prossima riunione è stato inserito anche l’avvio della discussione che dovrà portare a stilare in tempi brevi la bozza dell’accordo di programma. «Il punto di partenza è buono, perché esiste un protocollo d’intesa, elaborato nelle sue linee guida da tecnici di sicuro valore, su cui era stato trovato ampio consenso – spiega Marco Di Gangi – ma dato che rispetto a quell’accordo siglato un anno fa sono cambiati molti protagonisti, è il caso di valutare con attenzione vecchie e nuove esigenze».
Nella foto l´assessore Di Gangi
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