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Red 5 dicembre 2013
Ritardi Tares: parla Marino (Secal)
Di seguito la lettera inviata alla redazione del Quotidiano di Alghero dal presidente del consiglio d´amministrazione della Secal
Ritardi <i>Tares</i>: parla Marino (Secal)

ALGHERO - La Secal procede alla ristampa e postalizzazione degli avvisi utili al pagamento della Tares nella città di Alghero. Intanto in Riviera del Corallo non mancano le polemiche per i ritardi accumulati nella predisposizione delle scadenze. Di seguito la lettera inviata alla redazione del Quotidiano di Alghero dal presidente del consiglio d'amministrazione della Secal, Salvatore Marino, che spiega nel dettaglio le procedure seguite dalla società e le ragioni dei contrattempi.

Egregio Direttore,
Innanzitutto La ringrazio per lo spazio che mi ha concesso. Servirà a spiegare ai cittadini i motivi dei ritardi nel recapito degli avvisi TARES 2013. Penso che ne abbiano tutto il diritto.
Forse non tutti sanno che le tariffe ed il regolamento TARES sono stati approvati dal Consiglio Comunale di Alghero alla fine di settembre (unitamente al piano delle rate, la prima delle quali già scadeva il 31 ottobre…). Non spetta a me giudicare i motivi di tale ritardo ma sapevamo, noi tutti di S.E.C.AL, che questo avrebbe comportato (così come si è verificato) un conseguente ed inevitabile ritardo nella consegna ai contribuenti dei modelli di pagamento. Infatti il complesso lavoro di importazione e di elaborazione della banca dati dei contribuenti TARES (inserimento di tariffe e parametri come da regolamento), di elaborazione degli avvisi, della loro stampa e della postalizzazione finale, non avrebbe permesso di rispettare la tempistica voluta dal Comune di Alghero. Pertanto abbiamo chiesto ed ottenuto per le vie formali che l’Amministrazione comunale rinviasse la scadenza della prima rata unificandola alla scadenza della seconda rata prevista per il 29 novembre. La giunta comunale accettando la nostra richiesta e preso atto dei tempi strettissimi per poter operare al meglio ha deliberato positivamente in merito. C’è da dire per completezza di informazione che il Consiglio Comunale non ha potuto ratificare quanto disposto da Sindaco e giunta in quanto nel frattempo decaduto ai primi di novembre.
La S.E.C.AL ha affidato alla Maggioli S.p.A., azienda leader nel settore dei servizi informatici alle pubbliche amministrazioni, il servizio di stampa, imbustamento e postalizzazione degli avvisi TARES. Tutto questo nei tempi stabiliti dagli accordi stipulati ed in maniera tale che i cittadini ricevessero per tempo i modelli di pagamento. L’affidamento a Maggioli S.p.A. ha avuto, tra le altre motivazioni, quella per cui l’azienda gestisce i nostri software gestionali (e inoltre quelli del Comune di Alghero) e quindi ha accesso facilitato ai nostri files con relativo risparmio di tempo per le operazioni di stampa.
In prossimità della scadenza del 29 novembre Poste Italiane, affidataria del servizio di postalizzazione e distribuzione, aveva consegnato circa un quinto degli avvisi. Per questo motivo, preoccupato di ulteriori ritardi nella postalizzazione, ho chiesto al Sindaco Lubrano la seconda proroga al 9 dicembre che è stata accordata. Ad oggi il quadro è il seguente: Maggioli S.p.A. dichiara di aver consegnato tutto a Poste Italiane il 20 novembre (tuttavia in ritardo rispetto agli accordi contrattuali. Per tale inadempienza è già stato dato mandato ad un legale per la tutela in ogni sede degli interessi della S.E.C.AL). A quindici giorni dalla consegna a Poste Italiane risultano non rintracciabili circa 20.000 dei 25.000 avvisi spediti. La Maggioli S.p.A. per rimediare parzialmente al danno causato si è impegnata, a proprie spese e senza ulteriori oneri per S.E.C.AL, a ristampare e inviare nuovamente a tutti i contribuenti gli avvisi di pagamento a mezzo corriere privato e in via prioritaria. Il finale della vicenda, un misto tra il grottesco e kafkiano, è che mentre scrivo si è avuta notizia dell’arrivo ad Alghero di circa 300 kg di avvisi TARES! (si usa come unità di misura il kg….e penso si faccia riferimento a parte dei 20.000 avvisi “desaparecidos” da 15 giorni…).
In definitiva i contribuenti riceveranno due volte lo stesso avviso da Poste Italiane e dal corriere privato e potranno pagare le rate scadute e quelle in scadenza appena ricevuto uno qualunque dei plichi e senza alcun aggravio di sanzioni o interessi ( N.B. Un codice di pagamento ha tratto in inganno alcuni contribuenti: gli importi classificati con il codice 3955 non sono sanzioni ma la maggiorazione dovuta allo Stato).
A conclusione una precisazione. Quanto scritto non vuole avere natura di giustificazione da parte di S.E.C.AL S.p.A.. Sarebbe inutile perchè abbiamo la certezza di avere operato sempre correttamente, nel rispetto dei nostri obblighi contrattuali verso i terzi e nel rispetto del nostro ruolo verso la Pubblica Amministrazione. Abbiamo cercato di operare in silenzio ed a fari spenti per procurare il minor disagio ai cittadini. Cercando di porre rimedio alla situazione fin che è stato possibile senza creare allarmismi. La S.E.C.AL in questa vicenda è parte lesa e spettatrice impotente di inadempienze altrui. Sicuramente le nostre scuse vanno a tutti i cittadini e in particolar modo alla moltitudine di persone anziane che si sono recate presso i nostri uffici per avere informazioni, sopportando lunghe file e disagi assortiti. Un elogio va esteso a tutti i dipendenti che in questi giorni si sono rivelati professionali, instancabili, pazienti e disponibili verso gli utenti come chiunque può testimoniare. A partire da chi in questi giorni ha avuto la pazienza di ascoltare le nostre ragioni.
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