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S.S. 11 dicembre 2013
Rischio crollo all´Azuni: studenti a casa
Le controsoffittature del secondo piano nel liceo classico Azuni di via Rolando non convincono la Provincia e la dirigenza dell´istituto. E´ stata stabilita la chiusura di quell’ala della scuola per precauzione e compiere ulteriori accertamenti
Rischio crollo all´Azuni: studenti a casa

SASSARI - «Il soffitto del secondo piano del liceo classico Azuni merita un’analisi più approfondita, per capire la gravità dei problemi che abbiamo riscontrato questa mattina e stabilire il da farsi abbiamo scelto di chiudere per precauzione quell’ala dell’istituto». Lo riferisce l’assessore provinciale dell’Edilizia scolastica, Gaetano Ledda, dopo essersi confrontato con i tecnici e il dirigente del settore di sua competenza. Stamattina la dirigenza scolastica dello storico liceo sassarese di via Rolando ha disposto la chiusura del secondo piano dell’edificio.

Una decisione assunta in seguito alle comunicazioni ricevute dalla Provincia, che attraverso l’attività di monitoraggio e prevenzione condotta ordinariamente sulle strutture più longeve ha constatato la necessità di verificare più a fondo il deterioramento delle controsoffittature di quel piano. Come hanno spiegato anche nei giorni scorsi il presidente della Provincia, Alessandra Giudici, e gli assessori competenti in tema di edilizia scolastica e istruzione, Gaetano Ledda e Rosario Musmeci, «la Provincia compie sistematicamente e regolarmente una campagna di ispezioni nelle strutture scolastiche che hanno determinate caratteristiche tecnologiche, legate prevalentemente all’età degli edifici», ricorda di nuovo Alessandra Giudici.

«Grazie a questo sforzo in favore della prevenzione e dell’incolumità di chi abita nel “pianeta scuola” provinciale, abbiamo potuto prevenire ogni pericolo e concordare con il preside del liceo la necessità di chiudere precauzionalmente quella parte della scuola», dice il presidente. «Ora potremo procedere con la massima serenità a ogni verifica ulteriore – aggiunge – così da stabilire cosa sia necessario per garantire la massima sicurezza per studenti, docenti e personale non docente». Il timore, semmai, riguarda il futuro. «Con fondi sempre meno certi e sempre più esigui, anche la prevenzione e la sicurezza nelle scuole saranno sempre più a rischio – dice Gaetano Ledda – speriamo di poter continuare a svolgere l’attività che oggi ci ha permesso di anticipare eventuali pericoli».

L’attività ispettiva e di monitoraggio, che operativamente è gestita dalla Multiss, la società di cui l’ente di piazza d’Italia detiene l’intero pacchetto azionario, riguarda in particolare l’analisi delle strutture dal punto di vista statico e strutturale e per quest’anno è stata prevista anche sull’Itas di piazza Marconi, l’Istituto d’arte di piazza d’Armi e le Magistrali di via Manno.



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