G.A.
18 aprile 2014
Porto Torres: Nouhaila e Daniele, cittadini del mondo
Nouhaila Benbiga e Daniele Fiorelli, due studenti della 3 A dell’Istituto tecnico nautico “Mario Paglietti” di Porto Torres, partiti per la Turchia per soli tre giorni ritornano con un grande bagaglio di esperienza

PORTO TORRES - Nouhaila Benbiga e Daniele Fiorelli, due studenti della 3 A dell’Istituto Tecnico Nautico “Mario Paglietti” di Porto Torres, di ritorno dalla Turchia dove hanno soggiornato, con un gruppo di 12 studenti dello stesso istituto, per un progetto Comenius dal titolo: “Scienze, tecnologia e matematica applicate alla vita reale”. In questi tre giorni, oltre a svolgere le attività previste dal progetto, hanno vissuto ad Istanbul ospitati da famiglie e per tanto hanno avuto modo di conoscere e vivere per qualche giorno la realtà turca così come la vivono i cittadini. «Posso dire che è stata una bellissima esperienza. Abbiamo instaurato un bel rapporto con le famiglie che ci hanno ospitato» - dichiara Daniele, che evidenzia come i social network hanno avuto un ruolo importante nell’aiutare a conoscersi con i loro ospiti sul web prima di incontrarsi personalmente.
Anche Nouhaila è entusiasta:«per ora forse una delle migliori esperienze mai fatte grazie sopratutto alle persone incontrate, alla loro cultura, ai paesaggi ed ai sapori che hanno dato un tocco in più, oltre all’amicizia tra i partecipanti al progetto e le famiglie ospitanti». Alla domanda se l’idea di Turchia che avevano prima di partire fosse stata confermata dall’esperienza fatta in questi tre giorni i due studenti hanno risposto: «Completamente diversa, abbiamo trovato qualcosa di molto differente e migliore di quello che ci aspettavamo». «Questa esperienza ha dato sicuramente l’input per partecipare, magari un domani, ad un progetto Erasmus senza alcun dubbio. La cosa che mi ha colpito maggiormente è il fatto che nonostante ci siano tre religioni diverse, riescano a convivere in modo pacifico senza alcun problema». Invece Daniele, racconta di esser stato colpito da alcuni aspetti di Istanbul come la cura del verde pubblico, la bellezza degli edifici, la gestione dei monumenti e dal fatto che sia evidente come sia una città in pieno sviluppo.
Entrambi raccontano come nel rapporto con i loro coetanei turchi e spagnoli sia emerso il fatto che non ci sono differenze sostanziali, specialmente per ciò che riguarda i sogni, le aspettative e i progetti di vita. Anche dal punto di vista alimentare la Turchia ha riscosso un ottimo successo grazie sopratutto al kebab, molto diverso da quello che mangiamo in Italia e più buono. Insomma, ai due ragazzi sono bastati appena tre giorni in un paese estremamente diverso dall’Italia, almeno nell’immaginario collettivo, per demolire un gran numero di luoghi comuni e pregiudizi su realtà straniere di cui spesso non sappiamo nulla.
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