D.C.
9 settembre 2014
Rientro a scuola tra le polemiche Denuncia dei sindacati a Sassari
Denuncia dei sindacati Flc-Cgil e Cisl sui tagli all'istruzione sarda e sassarese, bisognosa ora di un intervento immediato da parte della Regione

SASSARI – Di fronte alla ormai prossima riapertura delle scuole, diverse sono le preoccupazioni espresse dai sindacati Flc-Cgil e Cisl in relazione ai rischi connessi all’esercizio del diritto allo studio nella nostra regione e in particolare nella Provincia di Sassari. Timori scaturiti dalle incertezze mostrate dal Governo in carica sugli indirizzi programmatici e sugli obbiettivi strategici, rispetto all’istruzione e ai servizi ad essa connessi.
«Dopo vent’anni di politiche finalizzate esclusivamente all’obbiettivo di fare cassa - hanno dichiarato a tal proposito i sindacati - tali incertezze appaiono gravi e pericolose. Per questo motivo occorre, viceversa, la rapida assunzione da parte del Governo di precisi impegni sia sul versante degli investimenti di lungo periodo che sulla spesa corrente; le scelte dei grandi paesi europei ci dicono che questa è l’unica strada per progettare il superamento della crisi».
Secondo Flc-Cgil e Cisl è necessario quindi rilanciare la scuola sarda e che la Giunta regionale traduca in fatti concreti quella centralità della scuola ripetutamente affermata. Proprio giovedì scorso il presidente della regione Francesco Pigliaru ha ribadito: «la stagione delle parole è finita, adesso occorrono i fatti; e fatti, nel caso specifico della tutela del diritto allo studio e dei principi di uguaglianza e di tutela dei soggetti in condizione svantaggiata, si chiamano, sul piano programmatico, la scelta strategica di dedicare al settore dell’istruzione una quota di risorse significativamente superiore a quella ad esso destinata in passato; ma significa anche, e nell’immediato, delibere e atti amministrativi capaci di consentire il regolare inizio dell’anno scolastico e il funzionamento dei servizi ad esso connessi, al fine di garantire quei diritti a cui si faceva riferimento». Un progetto ambizioso, che i difensori della scuola si augurano possa finalmente trovare attuazione, perché consentirebbe, non solo di risanare l’istruzione locale, danneggiata dalla precedente politica dei tagli, ma anche di garantire la conservazione di molti posti di lavoro, in un quadro generale in cui ulteriori riduzioni dell’occupazione non possono essere più tollerate.
Nella Foto: Luigi Canalis, segretario genarale Flc-Cgil
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