Cor
26 settembre 2006
Prove di carico in tutti gli istituti superiori dopo il crollo al Roth
In seguito al crollo dell’auditorium dell’istituto Roth di Alghero, verificatosi un mese fa, il livello di allarme tra gli amministratori e i responsabili degli istituti scolastici del territorio è aumentato

SASSARI - «Sì allo stanziamento dei fondi necessari per garantire il controllo strutturale e le prove di carico in tutti gli istituti superiori di cui si occupa la Provincia di Sassari». Il primo via libera all’impegno assunto dalla giunta provinciale arriva dalla commissione consiliare competente, convocata nei giorni scorsi per fare il punto della situazione e per rilanciare l’azione dell’amministrazione «per rispettare gli impegni che ci competono per legge e garantire così la massima sicurezza agli studenti e alle persone che lavorano nelle scuole superiori», come afferma il consigliere Nicola Sanna, presidente della commissione. Secondo un calcolo ipotizzato dall’assessore provinciale all’Edilizia scolastica, Piero Nurchis, assieme al dirigente del settore, l’ingegnere Giuseppe Mela, per questa opera di monitoraggio serviranno almeno 250mila euro, anche perché, in seguito al crollo dell’auditorium dell’istituto Roth di Alghero, verificatosi un mese fa, il livello di allarme tra gli amministratori e i responsabili degli istituti scolastici del territorio è aumentato. «L’edilizia scolastica è uno dei settori più importanti dell’attività dell’amministrazione provinciale – ribadisce Nicola Sanna a nome dell’intera commissione – e per questo non si possono lesinare i finanziamenti necessari». Una presa di posizione che per l’assessore Nurchis rappresenta un vero e proprio assist. «Abbiamo responsabilità su una sessantina di edifici, per i quali siamo tenuti a garantire sia la manutenzione ordinaria, sia quella straordinaria», spiega Nurchis prima di toccare i tasti dolenti. «I finanziamenti regionali e statali di cui disponiamo – afferma a chiare lettere l’assessore – non bastano per garantire la messa in sicurezza degli impianti termici e di quelli elettrici, l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’adeguamento delle strutture alle norme antincendio». Tanto per fare un esempio, «quest’anno abbiamo chiesto alla Regione dodici milioni di euro, ma ne sono arrivati solo due», lamenta Piero Nurchis, secondo il quale «così riusciamo a malapena a risolvere i problemi più urgenti». Tra questi, i collaudi e le verifiche in tutte le scuole che ne hanno fatto richiesta. C’è anche un altro problema. «Esistono numerosi progetti già finanziati e non ancora realizzati», avverte il consigliere Giommaria Deriu, secondo cui «l’amministrazione provinciale deve stringere i tempi per appaltare e avviare i lavori, ma soprattutto deve pretendere dalle imprese un maggiore rispetto dei tempi di consegna». Per avere un quadro più preciso della situazione complessiva, l’assessore Nurchis e la commissione consiliare hanno deciso, su proposta del vicepresidente della commissione, il consigliere Toni Faedda, di programmare una serie di incontri con gli amministratori comunali e con i dirigenti scolastici del territorio. «La nostra vuole essere una risposta politica – spiegano i membri della commissione – per dimostrare che non siamo indifferenti ai problemi del pianeta Scuola e per condividere con tutti i soggetti coinvolti una linea d’azione efficace e adeguata ai problemi da risolvere». Un impegno per il quale «siamo disposti ad andare avanti a muso duro nel confronto con Regione e Stato – conclude Nicola Sanna – se non garantiranno precisi impegni finanziari in favore del sistema scolastico del nord-ovest Sardegna».
Nella foto il crollo dell´auditorium ad Alghero
|