Red
31 agosto 2019
Occupazione abusiva: interviene la Capitaneria
La Capitaneria di porto di Olbia, con l’impiego del personale specializzato del quarto Nucleo subacquei della Guardia costiera di Cagliari, è intervenuta ieri mattina (venerdì), nella spiaggia di Spalmatore di terra, sull’isola di Tavolara, per rimuovere un pontile costruito abusivamente da ignoti in piena Area marina protetta

OLBIA - La Capitaneria di porto di Olbia, con l’impiego del personale specializzato del quarto Nucleo subacquei della Guardia costiera di Cagliari, è intervenuta ieri mattina (venerdì), nella spiaggia di Spalmatore di terra, sull’isola di Tavolara, per rimuovere un pontile costruito abusivamente da ignoti in piena Area marina protetta, scongiurando un’alterazione e un deterioramento ambientale e paesaggistico del territorio. Negli scorsi giorni, nell’ambito delle attività di tutela ambientale e di vigilanza poste in campo quotidianamente, gli uomini della Capitaneria di porto–Guardia costiera di Olbia hanno individuato l’opera e, dopo aver accertato l’abuso, hanno proceduto al sequestro preventivo per impedirne l’uso.
Infatti, il pontile era stato realizzato in assenza di qualsiasi titolo concessorio e senza le dovute autorizzazioni in ambito demaniale, edilizio e paesaggistico, necessarie e doverose in particolare in un ambiente protetto e dalle peculiari caratteristiche naturali e geomorfologiche come quelle proprie dell’Amp di Tavolara-Punta Coda Cavallo. Inoltre, il pontile, realizzato con assi di legno e con il sostegno di tubi metallici, risultava essere in condizioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la sicurezza della balneazione, nel pieno della stagione estiva ed in una località altamente frequentata dall’utenza balneare e diportistica.
Vista l’urgenza e la necessità di eliminare l’abuso in un’area di particolare pregio ambientale ed al contempo salvaguardare l’incolumità dei bagnanti,la Capitaneria ha chiesto l’autorizzazione della Procura di Tempio Pausania per poter così procedere allo smantellamento dell’opera ed al corretto smaltimento dei materiali risultanti. L’attività si inserisce nel rapporto di collaborazione tra l’Autorità marittima e l’Area marina protetta, soprattutto in funzione della vigilanza specialistica, per assicurare alla comunità cittadina, ai turisti ed all’ecosistema, le migliori condizioni per la fruizione dell’habitat naturale, nel rispetto delle biodiversità e cercare di prevenire e reprimere ogni tipo di abuso in ambito ambientale e paesaggistico.
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