G.M.Z.
23 gennaio 2020
4 Corsie , sabato Consiglio: lo show a teatro
Il sindaco lo aveva anticipato all´indomani della bocciatura del progetto da parte del MiBact. Da Porta Terra arriva la conferma: sabato mattina consiglio comunale aperto alla cittadinanza ed alle forze politiche del territorio. La speranza è che non si trasformi in una inutile passerella

ALGHERO - Consiglio comunale aperto nella giornata di sabato 25 gennaio ad Alghero. Oggetto: la 4 Corsie Sassari-Alghero e lo stallo in cui è precipitato l'ultimo lotto da diversi anni a questa parte. L'appuntamento è a Teatro Civico (dalle ore 10). Il sindaco Mario Conoci invita a partecipare Regione, Parlamentari, Consiglieri regionali del territorio, Sindaci della rete Metropolitana e del Nord-Ovest, organizzazioni sindacali di categoria.
Il suo pensiero è chiaro ed è tutto contro gli avversari politici, in Regione ed al Governo. «Un parere che sembra decisamente poggiare su presupposti politici piuttosto che su motivazioni tecniche che impedisce il completamento di un’infrastruttura di importanza strategica per le prospettive di sviluppo dell’intero territorio sardo, la cui economia ha da sempre potuto contare su un collaudato e vincente modello di crescita che poneva le coste dell’isola quali attrattori principali e l’interno quale necessario complemento di un prodotto turistico apprezzato e richiesto in tutto il mondo. Questo modello è stato messo in discussione anni fa con l’approvazione del Ppr e oggi con la decisione del Ministero dei Beni Culturali di rilasciare un parere negativo in ordine al completamento di un importante opera viaria» conclude il sindaco di Alghero.
La speranza è che il completamento di un'arteria viaria così importante per la città di Alghero e per lo sviluppo del nord Sardegna, come già accaduto nel più recente passato, non si trasformi ancora una volta in mera propaganda politico-elettorale. Ci sono argomenti e settori che dovrebbero unire i territori e i cittadini, non dividerli. Questo è uno di quelli, al pari, probabilmente, alla sanità, che oggi vive uno dei periodi più cupi che si ricordi.
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