S.A.
13:48
Sardegna: stop rapporti con Israele
Approvata in Consiglio regionale la mozione sulla sospensione dei rapporti tra Regione e Stato di Israele. La soddisfazione del consigliere regionale Valdo Di Nolfo

CAGLIARI - Ieri mattina il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato la mozione sulla sospensione dei rapporti tra Regione e Stato di Israele. «Un atto di grande valore politico e morale che impegna la Regione Sardegna a sospendere ogni attività istituzionale, economica e di cooperazione con Israele fino a quando non cesseranno le gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale nei confronti della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza» commenta il consigliere regionale Valdo Di Nolfo. La mozione arriva dopo la drammatica azione di pulizia etnica del governo Netanyahu, che ha portato solo nella Striscia di Gaza alla morte di oltre 60.000 persone e a più di 120.000 feriti, con un numero impressionante che supera le 15.000 vittime tra i bambini: un’intera generazione di gazawi sterminata. A ciò si aggiungono la brutale occupazione dei territori e il conseguente apartheid nei confronti del popolo palestinese. L’iniziativa fa inoltre riferimento ai recenti provvedimenti della Corte internazionale di giustizia e della Corte penale internazionale, che hanno avviato procedimenti per crimini di guerra e contro l’umanità contro Israele, oltre alle denunce di numerose agenzie umanitarie e delle Nazioni Unite sul rischio di carestia e sull’ostruzione sistematica degli aiuti.
«Sono orgoglioso che ormai più di nove mesi fa la Sardegna sia stata la prima regione in Italia a riconoscere lo Stato di Palestina, iniziativa seguita poi da altre regioni. Non possiamo restare indifferenti di fronte al genocidio palestinese in atto – ha dichiarato in Aula l’onorevole Di Nolfo – e ditemi se non è genocidio quello dove, appena ieri, sono stati uccisi dei bambini in fila per ricevere la loro razione d’acqua, per poi definirlo errore tecnico! Abbiamo il dovere morale e politico di prendere posizione, sospendendo ogni forma di collaborazione con un governo che, secondo le più autorevoli organizzazioni internazionali, sta violando il diritto umanitario e le convenzioni internazionali». «Questa mozione è un atto di responsabilità e di civiltà, e serve anche a convincere il governo Meloni a prendere finalmente una posizione chiara – conclude Di Nolfo – ma bisogna fare presto, perché se la comunità internazionale non ferma l’azione dell’esercito israeliano assisteremo alla cancellazione di un intero popolo. La nostra maggioranza a nome dell'intero popolo sardo ha messo nero su bianco un concetto fondamentale: la Sardegna non sarà schiava dell’economia del genocidio».
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