Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotizie › editoriali
Editoriali
28/8/2021
Sono trascorsi 520 anni da quando la Corona d’Aragona attribuì ad Alghero il titolo di "città". Il 1501, infatti, fu l´anno che definì il passaggio da "villa" a "città", con numerosi ed esclusivi privilegi che si accompagnavano ad una forma di autogoverno tramite rappresentanti eletti localmente. ll decreto reale motiva come “convincente” il “consolidato incremento economico e demografico” con cui viene elevata l’Alguer a città, in considerazione dell’importante ruolo che Alghero andava assumendo insieme alle altre Città sarde che l’avevano preceduta al rango di Città Regia. A mos veure, a demà
27/8/2021
Si verificò il primo caso accertato di rabbia ad Alghero. Salvatore Dettori, residente nella tenuta di Sella e Mosca, sospettando che il proprio cane fosse affetto da rabbia, lo uccise e consegnò la testa all’istituto antirabbico. L’esame istologico diede esito positivo e poiché furono morsicate due persone, le stesse furono ricoverate presso la struttura sassarese. In seguito alle sue indagini il veterinario comunale in una relazione comunicò al sindaco che l’esame istologico relativo al caso dette esito positivo. A mos veure, a demà
26/8/2021
È l´estate che diede inizio al turismo aereo nella Riviera del Corallo: tutto cominciò quando Vladimir Raitz, un giornalista ebreo-russo scelse Alghero per organizzare dei viaggi aerei per portare clienti britannici. Raitz venne in città per visionare di persona l’aeroporto e gli alberghi. Alghero era già collegata con Roma, Pisa, e Cagliari, mentre per quanto riguarda gli alberghi, all’epoca ne esistevano solo tre, La Lepanto, Las Tronas e La Margherita. Nelle sue memorie Raitz gratifica il primo per l’eccellente ristorante, che faceva presto dimenticare le scomodità delle camere e dei bagni, e lo descrive come utilizzato principalmente da uomini d’affari e commercianti. Rimase invece letteralmente incantato dal secondo, antica villa-castello sul mare di proprietà del Conte di S.Elia. A mos veure, a demà
25/8/2021
Data del primo assedio dell’ammiraglio catalano Cabrera che prova ad assediare Alghero che durante lo scontro, trovandosi non più difesa dal mare ed attaccata da terra, decise di arrendersi. L’ammiraglio Cabrera entrò vittorioso in città, ma passerà un mese ad Alghero per poi ripartire con la flotta verso Cagliari lasciando ad Alghero solo un piccolo presidio a difesa della città. In quel momento gli algheresi si ribellarono. Ed il re Pietro IV è costretto, l’anno successivo, a trovare altri fondi e allestire una nuova e potente flotta con cui riconquistare la Sardegna. Arriva lui stesso, nel luglio del 1354, a Porto Conte, convinto di conquistare facilmente Alghero. A mos veura, a demà
24/8/2021
Conferenza organizzata dal catalano Pere Català y Roca sulle motivazioni del viaggio che spinsero 150 passeggeri catalani a salire sulla motonave Virginia de Xurraca, partita da Barcellona per festeggiare il “Retrobament a l’Alguer”. Furono giorni di festa ad Alghero per questo storico pellegrinaggio con i saluti delle autorità locali, cerimonie in cattedrale con il dono della statua della Vergine di Monserrat. A mos veure, a demà
23/8/2021
Muore Antoni Cao, uno dei più rappresentativi autori della canzone algherese e tra i più attivi nella preservazione della lingua catalana di Alghero. È stato protagonista della cultura algherese soprattutto a seguito del ritrovato legame con la Catalogna, segnato dal Retrobament del 1960. Negli Anni Sessanta dirige il gruppo canoro “Agrupaciò Catalana d’Italia” e poi la corale “Gruppo Canoro Folkloristico Algherese”. Cao è l’autore di una delle più belle e rappresentative canzoni del repertorio della canzone popolare algherese, “Lo Paìs Meu”, incisa in Catalogna nel 1963 per la casa discografica “Edigsa”, insieme ad altri brani che lo hanno reso celebre: “Bella Alguer”, “Vida del mariner de l’Alguer”, “Collidora de Oliva”, “Pescador de Bogamarì”, “Lluna Plena”, “Nadal”. A mos veure, a demà
22/8/2021
Nacque ad Alghero Raffaele Arduino, vescovo di Alghero. Egli sollecitò il rientro dei gesuiti nell’antico collegio di San Michele, aiutò gli ammalati durante l’epidemia di colera ad Alghero, fece numerose sovvenzioni e donazioni in favore dei ragazzi poveri e abbandonati e forní la dote alle fanciulle povere. Scrisse inoltre un catechismo in algherese, Petit Compendi de Doctrina Cristiana, stampato nel 1850. A mos veure, a demà
21/8/2021
Anni della nascita dell’Ospizio Marino "Regina Margherita": la regina Madre da Gressoney inviò al presidente dell´Opera Pia il permesso affinché questa potesse intitolarsi a suo nome. In tal modo si realizzava in pieno la volontà del Conte Larco. Negli anni precedenti Congregazione di Carità di Alghero aveva acquistato la Chiesa di Santa Croce che sorgeva accanto all´Ospedale Civile per trasformarla in locali di ricovero per gli scrofolosi di Alghero e di quelli che da parte della Provincia venivano qui inviati nell´estate. Poi nel 1909 venne approvato il progetto del nuovo edificio e nell´estate del 1914 l´edificio era completamente funzionante e l´Ospizio Marino "Regina Margherita" accoglieva oltre cento bambini scrofolosi, bisognosi delle cure mediche, alimentari, e del mare e dell´aria di Alghero. A mos veure, a demà
20/8/2021
Dati sul colera ad Alghero: durante l’epidemia (dal 10 agosto al 29 settembre 1855) furono stilate delle tabelle, nelle quali fu indicata la «situazione numerica dei colerosi di Alghero». Con il passare delle settimane aumentarono i casi di contagio e le morti: al 30 agosto i contagiati furono 586 (235 uomini, 299 donne e 52 ragazzi), morirono 379 persone (164 uomini, 167 donne e 48 ragazzi) e rimasero in cura 205 pazienti e 2 furono considerati ancora convalescenti. A mos veure, a demà
19/8/2021
Alghero scopre l´”Holi Color Festival” e la Riviera del Corallo diventa eccezionalmente Beach Edition, alla spiaggia San Giovanni. Migliaia di persone hanno partecipato al format più colorato d´Europa e che si ispira ad un’ antica festa indiana, che ogni anno viene celebrata con il lancio rivolto al cielo di una miriade di colori. A mos veure, a demà



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)