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A.B.
18 dicembre 2015
Piani acque e alluvioni approvati in Sardegna
«Gestione più corretta e sicura del territorio», assicura l´assessore regionale dei Lavori Pubblici Paolo Manichedda

CAGLIARI - All'indomani dei negoziati sui cambiamenti climatici a Parigi (Cop21), la Sardegna, in contemporanea con Roma, che ha approvato i Piani degli altri Distretti nazionali, ha adottato oggi (giovedì) i Piani di Gestione delle Acque e del Rischio Alluvioni, come richiesto da due direttive europee. Lo ha annunciato l'assessore regionale dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, spiegando che i Piani di gestione rappresentano due pianificazioni cardine per la gestione delle risorse idriche e per la difesa dai dissesti idrogeologici, e diventano un preciso punto di riferimento per tutti gli atti pianificatori in materia.
«I Piani permetteranno di gestire in modo corretto il territorio, gli invasi e le risorse idriche complessivamente intese soprattutto per prevenire possibili disastri causati da alluvioni, fenomeni siccitosi e in generale dagli effetti di cambiamenti climatici sempre più frequenti», sottolinea l'esponente della Giunta Regionale. L'adozione dei Piani segna una svolta netta rispetto al passato, un cambio di rotta con misure e norme precise con considerazioni anche sugli scenari di cambiamento climatico, coerentemente con la linea espressa nel Cop21.
Di fatto, si tratta di strumenti efficaci e concreti. In questo modo, la Sardegna si allinea alle disposizioni europee in materia di acque ed avrà la possibilità di accedere ai fondi strutturali europei all'interno della programmazione 2014-2020.
Nella foto: l'assessore regionale Paolo Maninchedda
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