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Sara Alivesi 5 aprile 2016 video
Fuga Ryanair, crollano b&b
Numeri in picchiata nei B&b e case vacanza soprattutto dal mercato estero nella riviera del corallo. L´intervista a Gianluca Murgia, responsabile Confturismo e Confcommercio del settore extra-alberghiero


ALGHERO - Settimana "calda" per Alghero, al centro di un vertice a Roma in programma giovedì 7 aprile sulla questione Ryanair. La compagnia aerea low cost ha cancellato 14 rotte rispetto all'estate 2015 e annunciato la chiusura della base. Gli aumenti delle tasse aeroportuali è l'argomento di cui si discuterà nel tavolo in cui siederanno il Ministro Delrio, l'amministratore delegato Ryanair e le delegazioni delle regioni interessate dalla chiusura dell'hub dal 1 novembre (Sardegna e Abruzzo). La gestione della situazione nello scalo algherese, interamente di proprietà regionale, sta creando dei cortocircuiti nello scenario politico, dopo la presa di posizione dei sindaci di Alghero e Sassari Mario Bruno e Nicola Sanna contro la giunta regionale (dello stesso colore politico) [LEGGI]. Esecutivo, invece, difeso dal senatore democrativo Silvio Lai [LEGGI].

Intanto, la fuga della compagnia low cost dalla Riviera del corallo rischia di «far saltare un intero sistema economico nel nord ovest Sardegna» ha messo in guardia il presidente Confcommercio del sassarese Massimo Cadeddu [LEGGI], con ripercussioni in tutta l'isola come ha evidenziato anche il sindaco di Nuoro Andrea Soddu che ha espresso pubblicamente il sostegno della sua amministrazione comunale alle iniziative dei due colleghi [LEGGI]. Le ripercussioni nel territorio algherese si fanno già sentire nei comparti più sensibili. Un tracollo delle prenotazioni negli autonoleggi [LEGGI] e numeri in picchiata anche nell'extraalberghiero.

«Facendo una fotografia al 31 marzo c'è un netto calo delle prenotazioni e delle richieste dai mercati internazionali» spiega ai microfoni del Quotidiano di Alghero Gianluca Murgia responsabile Confturismo e Confcommercio del settore extraalberghiero. I numeri sono da brivido: «siamo a meno 40% con punte fino a 70». Ancora si è in attesa della presentazione dei nuovi voli da parte di Sogeaal che attinge anche dal fondo costituito dagli imprenditori [LEGGI]: «l'auspicio è di contrattualizzare con qualche altro vettore che vada nei mercati-obiettivo estero andando a compensare almeno in parte l'arretramento ormai definitivo di Ryanair. Speriamo almeno nella Spagna, nella Francia e nel nord della Germania».

Compito impossibile a stagione già avviata: il vuoto lasciato dal colosso irlandese è calcolabile in un traffico di passeggeri che si aggira intorno ai 400mila arrivi. Gli auspici sono di recuperare qualcosa con i trasporti marittimi e l'incremento degli arrivi atteso a Olbia (le previsioni di 2,5 milioni, circa 400mila in più rispetto allo scorso anno ndr). Murgia è convinto che il duro colpo che si rischia di incassare nei prossimi mesi sia da una lezione da imparare per un sistema turisistico-economico da cambiare: «dobbiamo puntare sulla promozione, se finora ha deciso Ryanair i mercati obiettivo, è il terriotrio che deve riappropriarsi e sceglierli, cercare il turista a casa propria. Un dato la dice lunga su come facciamo promozione del terriotorio: nella fiera turistica più importante a Berlino non c'era nessun comune del nord ovest della Sardegna, comune di Alghero compreso».




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