Cgil-Fp, Uil-Pa, Conapo e Confsal, organizzazioni sindacali che rappresentano i Vigili del Fuoco di Sassari, divulgano il malcontento del personale rispetto alle decisioni prese dalla Regione Autonoma della Sardegna per l´estate 2016
SASSARI - «La stipula della convenzione 2016 per la lotta agli incendi boschivi tra Regione Sardegna e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ci impone di denunciare ancora una volta le anomalie e le criticità di quella che un tempo era il fiore all’occhiello della Regione, modello da esportare in tutta Italia, ridotto ad un accordo più cartaceo che operativo». Inizia così la nota congiunta di Cgil-Fp, Uil-Pa, Conapo e Confsal, sindacati che rappresentano i Vigili del Fuoco di Sassari e che sottolineano il malcontento che serpeggia nel personale da loro rappresentato. Gli incendi boschivi, per legge del 2000, sono di esclusiva competenza regionale, che li affronta con le proprie risorse, sia umane che economiche e strumentali. Da allora, i fondi sono stati tolti al Dipartimento dei Vigili del Fuoco e sono stati assegnati alle singole Regioni.
Ma, oltre alle innumerevoli competenze che i Vigili del Fuoco hanno, si aggiunge il fatto «che dobbiamo intervenire qualora gli incendi boschivi interessano zone antropizzate, questa competenza è esclusiva del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Quindi, visto la tipicità del territorio sardo, praticamente il nostro intervento è continuo, soprattutto nel periodo estivo», spiegano le organizzazioni sindacali. Questa convenzione, su cui i Vigili del Fuoco di Sassari, attraverso i loro sindacati, già dalla passata stagione ne hanno denunciano l’inefficacia tanto da rinunciare a svolgere orario straordinario in estate, andando contro la propria indole, «in quanto il nostro attaccamento al lavoro è da tutti riconosciuto e apprezzato sia dai nostri concittadini, sia nel nostro territorio. Basti pensare che di notte ci siamo solo noi, e tutta la “gioiosa macchina da guerra antincendio regionale” (tanto pubblicizzata e proclamata dall’assessore regionale all’Ambiente), al massimo può contare sui reperibili o comunque su una ridottissima forza».
«Dicevamo del nostro territorio. Noi – sottolineano i rappresentanti sindacali - dallo scorso anno abbiamo chiesto i mezzi per affrontare gli incendi. Risposta dalla Regione: quest’anno meno 170mila euro per acquistare dei fuoristrada che forse arriveranno fra tre anni. Contemporaneamente, la Regione spende 500mila euro per il nolo mensile di un elicottero con un massimo di sessanta ore di volo: 8mila euro all’ora! Cioè, con ogni ora, si spende quanto avere una squadra di Vigili del Fuoco per ventiquattro ore in tre basi stagionali! Purtroppo, la nostra denuncia dello scorso anno è rimasta inascoltata, ma non per questo tacciamo. Alla Regione di avere i veri professionisti tra le loro fila forse non interessa, anzi, forse diamo fastidio. Quello che la Regione vuole è solo una cosa: poter dire che la loro macchina antincendio comprende pure i Vigili del Fuoco, cioè quelli che di fronte al fuoco non indietreggiano e lasciano il posto dell’intervento o quando il problema è risolto (che siano le 14 o le 4 del mattino non importa), o se vengono rimpiazzati dai loro colleghi».
In conclusione, Cgil-Fp, Uil-Pa, Conapo e Confsal non accettano nessun accordo, per due motivi semplici: «non abbiamo mezzi idonei per espletare tale servizio, e infine perché si ritiene riduttivo comprimere la problematica incendi in Sardegna a due settimane, visto che quest’anno la Regione Sardegna ha stanziato per la campagna estiva antincendio 430mila euro. Con questa somma – spiegano i sindacati - riusciamo a mettere sul territorio sardo solo quaranta uomini in più ogni giorno, dalle 8 alle ore 20 e dal 25 luglio al 15 agosto. Ma i Vigili del Fuoco intervengono per legge e per la tutela del cittadino sempre e comunque. Riteniamo che in un territorio come la Sardegna, ed il nostro territorio in particolare che nel periodo estivo si popola di numerosi vacanzieri, il sostegno dei Vigili del Fuoco alla lotta agli incendi boschivi, debba avvenire dal 1 giugno al 30 settembre, potenziando il territorio con la capillarizzazione di squadre Vvff ad iniziare dal distaccamento di Bono (peraltro già istituito) e che viene coperto da Ozieri con tempi di percorrenza di oltre 50' per l’arrivo sul posto, o magari ritornando all’antico, dove i Vigili del Fuoco erano presenti a Castelsardo, Stintino e Santa Teresa di Gallura, invece di arrivarci con oltre 40' dal momento della richiesta di soccorso. Non dimentichiamo l’incendio di alcuni giorni fa, con i bagnanti terrorizzati a Platamona, oppure mentre tutti erano impegnati a Berchiddeddu
[LEGGI] un nuovo incendio era in atto a Rudalza».