Mariangela Pala
19 giugno 2017
Due medici all’Asinara, ma solo d'estivo
Due medici presteranno servizio all’Asinara ma solo per il periodo estivo. La decisione è scaturita durante la riunione di questa mattina nella sede dell’Ente Parco per condividere le modalità di attuazione del servizio medico temporaneo sull’isola

PORTO TORRES - Due medici presteranno servizio all’Asinara ma solo per il periodo estivo. La decisione è scaturita durante la riunione di questa mattina nella sede dell’Ente Parco per condividere le modalità di attuazione del servizio medico temporaneo sull’isola. Il sindaco Sean Wheeler, il presidente facente funzioni dell'Ente Parco Asinara, Antonio Diana, la struttura tecnica del Parco, il comandante della Capitaneria di porto, Paolo Bianca, e i referenti della Asl si sono confrontati sull'ipotesi di attivazione di un servizio in emergenza, potenziato rispetto agli scorsi anni, a partire dal primo luglio.
La novità sta nella proposta della Asl disponibile a fornire un medico per aprire l'ambulatorio di Cala Reale dall'arrivo del traghetto della continuità territoriale "Sara D" sino alla partenza dello stesso. Il Comune di Porto Torres metterà a disposizione i propri locali dell'ex infermeria a Cala d'Oliva per il servizio con medici del Cisom, che sarà fornito dall'Ente Parco Asinara con medico e soccorritore in grado di garantire gli interventi di primo soccorso ai visitatori ma anche ai lavoratori dell’isola.
La Capitaneria di Porto darà ogni supporto logistico in caso di chiamata d'emergenza e trasporto sull'isola madre. Tutti gli enti hanno convenuto di programmare la sottoscrizione a breve di un'apposita convenzione, ferma restando la necessità che il servizio venga nel prossimo futuro fornito in maniera continuativa e non solo nel periodo estivo dalla Regione, per garantire la sicurezza sanitaria sull'isola parco sia per i turisti che per i lavoratori. «Abbiamo sollevato il problema dei costi elevati sopportati in caso di intervento con l’elisoccorso – ha detto il comandante Bianca – non è tollerabile che ancora oggi ci sia uno spreco di denaro pubblico quando la soluzione sarebbe un presidio medico tutto l’anno necessario ad evitare anche alla Guardia Costiera di fare da taxi da un luogo ad un’altro»
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