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Musei, dalla regione 6 milioni in tre anni
Su proposta dell’assessora dei Beni Culturali Ilaria Portas, l’esecutivo ha approvato il piano di programmazione triennale 2025/2027 (2 milioni di euro per ogni annualità) con l’obiettivo di valorizzare e promuovere gli istituti e luoghi della cultura nell’isola

CAGLIARI - La Giunta raddoppia rispetto allo scorso anno le risorse per lo sviluppo del settore museale, destinando complessivamente 6 milioni di euro al finanziamento dei Musei riconosciuti. Su proposta dell’assessora dei Beni Culturali Ilaria Portas, l’esecutivo ha approvato il piano di programmazione triennale 2025/2027 (2 milioni di euro per ogni annualità) con l’obiettivo di valorizzare e promuovere gli istituti e luoghi della cultura nell’isola.
«Abbiamo una forte attenzione verso il sistema museale della Sardegna perché vogliamo favorire sempre più lo sviluppo del settore in termini di servizi e di qualità dell’offerta – ha spiegato l’assessora Portas –. Ogni anno i musei che hanno manifestato interesse a compiere il percorso di verifica dei requisiti (Riconoscimento) vengono inseriti nell’Albo regionale degli istituti e luoghi della cultura della Sardegna e contestualmente entrano a fare parte del Sistema Museale Nazionale. Il nostro obiettivo – ha aggiunto l’assessora –è quello di innalzare la qualità dei servizi offerti e delle professionalità che ci lavorano, in modo da ottenere una crescita culturale in termini generali che porti la Sardegna ad avere una forte immagine a livello culturale. Vogliamo richiamare nell’isola una importante fascia di turisti interessati alla varietà dei beni culturali che conserviamo e cataloghiamo».
Lo stanziamento regionale per i Musei riconosciuti verrà così ripartito: il 30% è destinato al rimborso delle spese sostenute per il personale impiegato nella gestione del museo, mentre la parte residua è ripartita tra tutti i titolari dei musei inseriti nell'Albo regionale degli istituti e luoghi della cultura (40% per la realizzazione di mostre temporanee ed eventi; 15% per attività di catalogazione attraverso l’adesione al Catalogo regionale del patrimonio culturale della Regione Autonoma della Sardegna; il 45% a titolo di contributo forfettario).
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