ALGHERO - Che l'apertura del distretto della creatività nei locali di via Simon non fosse totalmente digerita dall'
Udc era cosa nota, ma che addirittura diventasse oggetto di "ultimatum" da parte dello Scudo crociato agli alleati, in pochi potevano pensarlo. Anche perchè la strada che ha portato all'apertura della "Casa delle associazioni" nel cuore di Alghero è lunga e segnata da passaggi burocratico-amministrativi chiari.
E' il consiglio comunale a dare l'indirizzo l'8 settembre 2015 [
LEGGI] col voto favorevole della maggioranza compatta (allora rappresentata anche dalla consigliera Pulina e Nasone). Un atto subito osteggiato dalle opposizioni di destra in aula e in città, che nel mese di ottobre presentano un esposto alla magistratura [
LEGGI]. Nel maggio del 2016 è pubblicato il bando per la gestione dell'immobile [
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LEGGI]. Si tratta di Malerbe Casa di Autoproduzione, l'Associazione Sarda contro l'Emarginazione Onlus, il Circolo Culturale Artico, Lipu, Rete delle Donne, Unicef e Università della Terza Età: queste le associazioni che attualmente frequentano l'immobile (tutte quelle ad averne fatto richiesta).
Oggi tutto è in discussione: tra le condizioni che vincolano l'appoggio esterno dell'Udc alla maggioranza cittadina [
LEGGI], infatti, c'è proprio «la riconsegna alla cittadinanza di un luogo strategico per la riorganizzazione della macchina amministrativa destinandola, in maniera più utile per tutta la collettività al trasferimento in tale sede di alcuni nevralgici uffici». C'è addirittura una scadenza strettissima per adottare i primi atti: 30 luglio. La discussione in maggioranza è aperta.
Foto d'archivio