«Grande soddisfazione: passo aventi che migliora la qualità istituzionale», dichiara il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru. «Un risultato di civiltà, lavoro congiunto di politica e società civile», rilancia il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau
CAGLIARI - «Oggi in Aula ha vinto il senso di responsabilità. Siamo molto soddisfatti, ma chi ha più diritto degli altri a manifestare soddisfazione sono le consigliere, la cui passione e il cui impegno hanno i principali meriti nel raggiungimento di questo risultato»”. Sono le parole del presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru dopo il voto positivo sulla doppia preferenza di genere
[LEGGI]. «Era un punto del programma e ancora una volta la nostra Maggioranza ha tenuto fede al patto stretto con gli elettori, raggiungendo un obiettivo che diventa giustamente un successo per tutti», ha spiegato Pigliaru.
«Affermando questo principio di democrazia e di civiltà, che riteniamo irrinunciabile, abbiamo fatto tutti insieme un passo avanti. Solo un passo, certo, ma importante: colma una lacuna trascinata negli anni, ci affianca alle Regioni che stanno facendo le cose giuste e migliora la nostra qualità istituzionale. Abbiamo saputo fare quello che fanno le buone istituzioni - ha sottolineato - che non insistono a tenere le porte chiuse ma, al contrario, lavorano nel segno di una società aperta, in cui ognuno deve essere messo in grado di dare il proprio contributo alle politiche che servono a migliorare la vita delle persone. E se le buone istituzioni sono il mezzo fondamentale per il benessere dei cittadini - ha concluso Francesco Pigliaru - il voto di oggi, l’unico che abbiamo sempre ritenuto giusto, è andato in questa direzione».
«Consentitemi di ringraziare tutti i capigruppo del Consiglio regionale e le colleghe consigliere che hanno lavorato con forza e tenacia per raggiungere questo importante risultato», rilancia il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau. «C’è stato un impegno condiviso da parte di tutti i capigruppo che ha portato all’approvazione finale della norma, superando anche l’inutile tentativo di affossare ancora una volta con il voto segreto questo provvedimento. Credo che il risultato sia chiaro a tutti – ha aggiunto Ganau - quello di consentire una maggiore partecipazione delle donne all’attività legislativa e una loro adeguata ed equa presenza nel Parlamento sardo. È una misura che serve a riequilibrare la presenza di genere che ha dato degli ottimi risultati già nei consigli comunali, laddove è stata già applicata, e negli altri consigli regionali dove è stata adottata. Oggi anche noi – ha concluso - entriamo a far parte di una civiltà avanzata, dove le donne hanno pari dignità degli uomini».