S.A.
18:59
La danza europea accende Nora e Barumini
Per il secondo anno consecutivo confermata la Sardegna come grande vetrina internazionale da scoprire, dal 3 al 17 agosto, nella meraviglia dei siti archeologici di Nora a Pula e Su Nuraxi a Barumini

PULA - Difficile far dialogare l’Europa di questi tempi. Eppure, con la danza si può. Dodici istituzioni provenienti da dieci diversi Paesi europei - e con una lunga esperienza nella gestione dei siti culturali, nelle arti performative e nella produzione di spettacoli di danza - per il secondo anno consecutivo confermano la Sardegna come grande vetrina internazionale da scoprire, dal 3 al 17 agosto, nella meraviglia dei siti archeologici di Nora a Pula e Su Nuraxi a Barumini. Dopo gli spettacoli in prima mondiale che hanno animato la primavera di Castel Sant’Angelo a Roma, il sito di Viminacium a Belgrado (Serbia), il Teatro di Merida (Spagna) - con le creazioni originali di compagnie partner del progetto quali la Polish Dance Theatre (Polonia), la Derida Dance Center (Bulgaria), ilDance (Svezia) e 420PEOPLE (Repubblica Ceca) –, la seconda edizione del Festival Internazionale “Dancing Histor(y)ies” coordinato dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, è pronta a ritornare in scena con un potente e originale cartellone. L’obiettivo, anche in questa seconda edizione del festival, rimane identico: avere cura dei doni della Storia e attingere alla memoria per reinventare il proprio futuro. Creare un dialogo a livello europeo capace di unire le arti coreutiche appartenenti all’area Sud del Mediterraneo (dove risiedono i palcoscenici naturali di Spagna, Italia, Serbia) a quelle del Nord, del Centro e dell’Est dell’Europa, ovvero Svezia, Repubblica Ceca, Polonia, Bulgaria, i Paesi da cui provengono i partner artistici della manifestazione. Un incontro tra culture, il cui intento è la progettazione e la sperimentazione di un modello di valorizzazione dei siti del patrimonio archeologico internazionale attraverso le arti dello spettacolo, senza tralasciare l'impegno e la partecipazione delle comunità e il supporto allo sviluppo territoriale.
Le compagnie in trasferta in Sardegna, qualche mese prima dell’estate, hanno scelto di lavorare e ispirarsi in particolare sui testi di Grazia Deledda. Nella sua ricca produzione, infatti, la scrittrice Premio Nobel ha saputo raccontare il profondo legame tra il territorio, le persone e la Natura, aderendo perfettamente ai presupposti del progetto. Tra i temi affrontati, l’antica cultura alimentare, l’importanza del pane - alimento originario che solo le donne sapevano preparare -, la sostenibilità dell’ambiente, la ricchezza di una festa secolare come Sant’Efisio. Le performance in scena sono il risultato di creazioni artistiche nate dalle sinergie tra le compagnie di danza europee ospiti e le comunità locali culturalmente legate in particolare alle zone di Nora e Barumini. Un risultato ottenuto grazie ai laboratori organizzati in collaborazione con il Comune di Pula e la Fondazione Barumini Sistema Cultura e all’impostazione realizzata dalle dramaturgs Daniela Sari e Laura Sechi, entrate nei vari contesti con curiosità e rispetto, permettendo agli artisti ospiti di esplorare e condividere non solo la dimensione culturale e tradizionale, ma anche quotidiana, in modo da tradurre le varie suggestioni e decodificarle nelle varie performance. Tra le tante esperienze accolte con entusiasmo, i segreti della panificazione nuragica e l’antica arte della ceramica locale.
Le Aree Archeologiche di Nora, Pula, e il sito Unesco “Su Nuraxi” di Barumini ospiteranno, dal 3 al 17 agosto, le compagnie internazionali con le rispettive produzioni originali: 420PEOPLE (Repubblica Ceca) con “As a Cloud Above the Sea” (3 agosto, Nora), performance che riflette il delicato equilibrio tra presenza umana e conservazione dell’ambiente; Derida Dance Center (Bulgaria) con “Shell of Silence” (6 agosto, Nora), una rappresentazione in cui l'arte non è un semplice conforto, ma un campanello d'allarme che invoglia all’azione; ilDance (Svezia) con “Under the Gemlike Eye of Venus” (8 agosto, Nora), spettacolo che esplora i sensi del tempo indagando come questo possa essere trasformato attraverso il divenire delle relazioni; Polish Dance Theatre (Polonia) con “Bread of the Earth” (10 agosto, Su Nuraxi) narrazione coreutica in cui la storia di Barumini e l’opera di Deledda si trasformano in energia danzante, ricca di sfumature emotive e tecniche; compagnie italiane ASMED-Balletto di Sardegna, Gruppo e-Motion e Compagnia Danza Estemporada con “Nur-Akra” (17 agosto, Su Nuraxi), opera corale in cui il suono delle partiture coreografiche diviene il suono dei corpi, delle pietre che si modificano, della natura che si racconta.
Gli appuntamenti che circuitano attorno alla manifestazione (Off Festival) si svolgeranno in particolare nell’area archeologica di Nora, in concomitanza con le iniziative legate agli spettacoli che andranno in scena il 3, 6 e 8 agosto. Ogni spettacolo sarà preceduto da un incontro dedicato ai temi scelti dalle compagnie per la realizzazione delle loro performances, temi sui quali coreografi, musicisti e danzatori hanno lavorato durante l’anno, nella sezione workshop, insieme alle comunità locali. Si spazierà dalla salvaguardia dell’ambiente alla voce dei poeti, dalle tradizioni ai luoghi del tempo, con conversazioni che coinvolgeranno ospiti diversi tra cui la geoscientist Daniela Pani e la referente dell'Assessorato regionale della Difesa dell'Ambiente Elisa Mocci. Nella zona di Barumini, due le serate in programma nel Giardino di Casa Zapata. Si comincia giovedì 7 agosto, ore 20, con “Dal nuraghe al castello”, racconti di parole e musica dal podcast “Appunti di Viaggio” di Daniela Sari, in scena con Emilio Puggioni ed Emanuele Pusceddu, mentre sabato 9, sempre alle 20, sarà la volta della presentazione del libro “Grazia Deledda e il cibo”, con l’autore Giovanni Fancello, le letture di Stefano Resmini e la partecipazione degli artisti di Dancing Histor(y)ies. Alla tutela dell’ambiente, sono dedicate le attività condivise con il territorio. Lo scenario, mercoledì 30 luglio alle 17,30, sarà la spiaggia di Porto Agumu, a Pula, dove l’associazione Isula Fishing Club organizza un clean-up guidato da esperti e biologi marini, coinvolgendo nella pulizia dell’arenile numerosi giovani. L'Assessorato regionale della Difesa dell'Ambiente supporta l'iniziativa con la sua Rete regionale per la fauna marina, impegnata da sempre nella problematica delle plastiche in mare: per l'occasione, verrà rimessa in libertà Violetta, un piccolo esemplare di Caretta Caretta curata e riabilitata presso il Centro di recupero Laguna di Nora.
I partner
Partner istituzionali: Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e Di Spettacolo (IT), Consorcio Patronato del Festival de Merida (ES), I Borghi Srl (IT), Arheoloski Institut/Istituto di Archeologia (RS). Partner artistici: 420PEOPLE (CZ), Polski Teatr Tanca/Polish Dance Theatre (PL), Derida Dance (BG), ilDance (SE). Partner tecnici: Technologiko Panepistimio Kyprou/Università tecnologica di Cipro (CY), Asociación AEI Cluster del Turismo de Extremadura/ Cluster del Tourismo di Extremadura (ES), Kulturális Örökség Menedzserek Egyesülete/Associazione dei gestori del patrimonio culturale (HU), Mapa das Ideias (PT). Partner artistici locali: ASMED-Balletto di Sardegna, gruppo e-Motion, Compagnia Danza Estemporada. Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa, con il sostegno del Ministero della Cultura-Direzione Generale Spettacolo, della Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e della Fondazione Sardegna, in collaborazione con il Comune di Pula e la Fondazione Barumini Sistema Cultura.
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