Secondo Enrico Daga, consigliere comunale dell´Ulivo le dichiarazioni rese nei giorni scorsi dall’esponente dei Sardistas Antonio Costantino paiono costruite ad hoc per avvallare un percorso già in itinere e sottovalutano le enormi potenzialità della struttura e della rete territoriale
ALGHERO - «Le
dichiarazioni rese nei giorni scorsi dall’esponente dei Sardistas Antonio Costantino, riguardo la consegna da parte della R.A.S del palazzo dei congressi di Alghero paiono costruite ad hoc per avvallare un percorso già in itinere e sottovalutano le enormi potenzialità della struttura e della rete territoriale». Così Enrico Daga, consigliere comunale dell'Ulivo, secondo cui fa riflettere il tentativo di sminuire gli argomenti che trattano di modelli di governo dell’economia locale dove i rapporti in equilibrio tra imprenditori, autonomie funzionali, e politica, rappresentano l’unica soluzione per uscire dalla situazione di stallo in cui si trova Alghero. «Questa è una grande occasione per fare un salto di qualità», afferma Daga che condivide in pieno le preoccupazioni dell’ex assessore al turismo, ma è proprio per via delle valutazioni da lui espresse che rilancia. «E' necessario “alzare il tiro” e ragionare a 360 gradi - afferma - il palazzo dei congressi insiste nel Comune di Alghero, ma è un’opera al servizio dell’intero territorio, a valenza regionale, e dello stesso deve esserne espressione. La dimensione e le caratteristiche strutturali, che attualmente sono considerati punti di debolezza, che richiederebbero alti costi di gestione, possono rappresentare nuove opportunità».
«Il palazzo dei congressi, infatti, proprio per le sue caratteristiche, può svolgere un ruolo multi-funzione. Non solo centro congressi, meeting e convention, ma anche sede di altre tipologie di eventi legati alla musica, all’arte, allo spettacolo, alle fiere, solo per fare alcuni esempi. Non solo congressi, dunque. Proprio per la dimensione che caratterizza il centro - continua Enrico Daga - il modello operativo non può prescindere dalla creazione di un sistema di offerta integrato, capace di essere competitivo nei mercati internazionali; è quanto mai necessario perciò sviluppare azioni che integrino l’intera offerta territoriale. La competizione, ormai lo sappiamo bene, e gli ultimi dati relativi ai flussi turistici lo dimostrano, è a livello territoriale, fra destinazioni».
«Centralizzazione dell’attività amministrativa, manageriale e di controllo unita ad una strategia di esternalizzazione per la fornitura di servizi, rappresentano la soluzione per una gestione proficua del centro congressi. A chi afferma che in Sardegna il settore dei grandi eventi rappresenta un ruolo marginale, rispondiamo che il dato è falsato proprio perché ad oggi nell’isola esistono poche infrastrutture adeguate. Il palacongressi, di per sé, non è sicuramente lo strumento per far decollare il settore, ma rappresenta una nuova e differente opportunità all’interno del sistema congressuale territoriale, in grado di soddisfare una domanda che finora non poteva essere evasa».
La proposta è : «Il management affidato ad un soggetto privato, con comprovata esperienza, capace di operare secondo aree strategiche d’affari (A.S.A). Il controllo, invece, non può non essere espressione dell’eccellenza territoriale dal punto di vista manageriale e degli azionisti. Una società di tipo misto, pubblico/privato, che potrebbe veder coinvolti i Comuni di Alghero, Sassari, Porto Torres, Castelsardo, la Provincia di Sassari, il costituendo STL, il Convention Bureau di Alghero, CCIAA di Sassari, Confcommercio, API Sarda, Confindustria, Federalberghi, Associazione ristoratori, Sogeaal, agenzie di viaggio, compagnie aree, solo per fare alcuni esempi». In questo modo i vantaggi per Daga sarebbero multipli: «ci si affranca da una logica operativa localistica che non porta nessun vantaggio né economico né sociale, e si ripartiscono i costi di gestione pro quota fra più soggetti rendendo l’investimento vantaggioso e possibile per le amministrazione comunali interessate e per gli altri soggetti».
Nella foto Enrico Daga