Antonio Burruni
31 luglio 2007
Tirrenia, continuità al contrario
Sulla tratta offerta dalla "Tirrenia" dal porto laziale di Fiumicino alla costa sarda, i non residenti in Sardegna spendono addirittura meno

ALGHERO – La continuità territoriale di cui tanto si parla è ancora lontana dalla perfezione, non accontenterà tutti, è sicuramente migliorabile, ma ora si esagera. I residenti nell'Isola che vanno sul sito internet della “Tirrenia” per acquistare un biglietto della nave veloce che collega il porto marittimo di Fiumicino a quello di Golfo Aranci, non credono più ai loro occhi: i sardi pagano di più! Chi ha una connessione ad internet sotto mano può controllare direttamente sul sito www.tirrenia.it. Facciamo un esempio, fingiamo di essere un adulto “residente” che vuole partire venerdì 3 Agosto. Se scegliamo l’opzione “poltrona seconda classe”, il biglietto ci costa 40 euro (compresi 7,70 euro di diritti portuali e 6 di prevendita). Se ammettiamo di non essere residenti, il costo cala sensibilmente a 26 euro. Sarà sicuramente un errore. Proviamo allora con le “poltrone di prima classe”. Il “residente” paga 54,64 euro, il “non residente” solo 40. La spiacevole situazione si ripropone ad esempio, il primo giorno di Agosto. Chi, ingenuamente, pensava ad un errore, ha telefonato al call center della compagnia di navigazione, ma ha avuto la conferma di quel che aveva letto sul sito. Sono tanti i ragazzi sardi, che lavorano nella penisola e tornano nella loro terra solo per alcuni giorni di vacanza nel mese più caldo. Non è sicuramente giusto che vengano penalizzati ulteriormente. Già l’isola non è perfettamente collegata al resto d'Italia, se poi le legali agevolazioni si trasformano in “trappole”, la situazione diventa certamente pesante. L’augurio è che, i sardi che non si sono accorti di questa “distrazione digitale” della “Tirrenia”, vengano al più presto rimborsati. Ma, finché la situazione non verrà corretta, ai “residenti” non resterà altro da fare che nascondere al sistema informatico o all’operatore della società di navigazione, le proprie origini, per ottenere ciò che, per legge, gli spetta.
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