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Cor 24 ottobre 2007
Famiglie Numerose in rivolta
Protestano per il bonus fiscale di 150 euro solo per le madri lavoratrici deciso nel lavoro di esame degli emendamenti da apporre alla finanziaria
Famiglie Numerose in rivolta

ALGHERO – Famiglie Numerose in rivolta. A scatenare la protesta dell’Associazione a tutela dei nuclei familiari, in particolare di quelli con un numero elevato di figli a carico, che vede tra i più attivi gli algheresi Mauro e Filomena Ledda, è quello che viene definito il “programma di organici disincentivi per la famiglia” da parte della Commissione Bilancio di Palazzo Madama, che nel lavoro di esame degli emendamenti da apporre alla finanziaria 2008 decide l’introduzione di 150€ di detrazioni annue alle sole mamme che lavorano con figli a carico. «La detrazione, incostituzionale e fortemente lesiva nei confronti di quelle madri che crescono il futuro del Paese, i nostri bambini, è un passo avanti decisivo contro la famiglia perché se da un lato concede poco più di un’elemosina alle madri che lavorano –sottolineano i coniugi Ledda- insieme sancisce la non esistenza, per gli estensori dell’emendamento, delle mamme non lavoratrici, convinti forse che le stesse restano a casa a fare nulla tutto il giorno (a parte andare in palestra, come ebbe a dichiarare il Vice Ministro)». D’altra parte, secondo i Coordinatori regionali dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose e il Presidente Mario Sberna, è questo che si vuole, cioè che tutte le donne abbiano un impiego fuori casa, producano di più, consumino di più e facciano crescere i propri figli dagli asili nidi statali. «Ci chiediamo se le madri di questo Paese, e le madri di famiglie numerose in particolare, se le famiglie monoreddito già pesantemente oppresse, dovranno sopportare ancora per molto tempo queste offese e ingiustizie. Chiediamo –continuano- che gli estensori dell’emendamento facciano al più presto un corso di formazione accelerato sulla famiglia presso il Ministro Rosy Bindi, unica ci pare di capire, e purtroppo inascoltata, che abbia la capacità nel Governo di comprendere quali siano le vere priorità in campo familiare». Preso atto della drammatica situazione dipinta nel Rapporto Istat di ottobre 2007, dove le famiglie numerose retrocedono ancora di un punto percentuale nel baratro della miseria, e i medesimi risultati disegnati, sempre in ottobre, dal Rapporto Caritas sulla povertà, le Famiglie Numerose ritengono infine che parecchi estensori di emendamenti debbano rapidamente riprendere in mano l’ABC del proletariato. «Forse così si renderanno conto di quali scellerate iniziative contrarie alla famiglia con prole stanno da decenni mettendo in campo», conclude l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose.



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