Red
24 dicembre 2019
Assunzioni Anas: Frongia incontra i sindacati
L’assessore regionale dei Lavori pubblici ha incontrato i rappresentanti sindacali dei lavoratori, preoccupati per i “buchi in organico” causati dalla mancanza di turn over ed acuiti dai pensionamenti di “quota 100”. Cantonieri, capi squadra e sorveglianti le figure deficitarie, a cui si aggiunge, secondo i sindacati, la condizione critica del personale in servizio negli uffici

CAGLIARI - Più autonomia per la struttura locale di Anas con maggiore capacità decisionale e nuova forza lavoro, quindi più uomini nelle strade. È quanto sollecitato dall’assessore regionale dei Lavori pubblici Roberto Frongia ai vertici Anas nazionali e ribadito a margine dell’incontro che si è tenuto nella sede dell’Assessorato dei Lavori pubblici, in Viale Trento, a Cagliari, con i rappresentanti sindacali dei lavoratori Anas, preoccupati per i “buchi in organico” causati dalla mancanza di turn over ed acuiti dai pensionamenti di “quota 100”. Cantonieri, capi squadra e sorveglianti le figure deficitarie, a cui si aggiunge, secondo i sindacati, la condizione critica del personale in servizio negli uffici.
L’assessore, in sintonia con quanto già richiesto nel corso degli incontri ufficiali, ha riaffermato con forza la richiesta di maggiore attenzione per l’Isola attraverso il potenziamento «in maniera significativa» del compartimento Sardegna sia attraverso nuove assunzioni di personale, sia con una maggiore autonomia nella progettazione, gestione degli appalti ed esecuzione delle opere. «Chiediamo ad Anas il rafforzamento dell’organico e maggiore autonomia alla struttura su qualsiasi procedura, compresa la gestione degli appalti e delle selezioni per le nuove assunzioni, che auspico vengano attivate entro l’estate del 2020»¸ spiega Frongia.
«È impensabile che un giovane sardo per partecipare a una selezione debba sostenere costi di trasporto e spesso anche spese per l'alloggio, in spregio a qualsiasi condizione di equità e giustizia rispetto agli abitanti delle altre regioni d’Italia: è anche questo un effetto perverso della condizione di insularità. Condizione – conclude Roberto Frongia - che si riflette in maniera ancora più evidente nel gap infrastrutturale che caratterizza la nostra regione, causa di un evidente mancato sviluppo che paghiamo in termini di collegamenti interni, trasporto di persone e merci e soprattutto in termini di sicurezza stradale».
Nella foto: l'assessore regionela Roberto Frongia
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