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28 novembre 2007
Bulgarelli e Martone: «No al G8, fondi per il territorio»

ALGHERO - «Organizzare il vertice G8 del 2009 a La Maddalena sarebbe una vera calamità: forse per questo hanno chiamato Bertolaso». Così i senatori Mauro Bulgarelli (Insieme con l'Unione), e Francesco Martone (Rifondazione Comunista), entrambi eletti in Sardegna, secondo i quali: «Evidentemente la scelta di un'isola per ospitare l'ennesima passerella di questo club dei potenti è dettata dalla consapevolezza della pessima fama di cui esso gode. Sono anni, infatti, che il G8, ovunque si convochi, viene contestato da imponenti mobilitazioni: accadde anche in Italia nel 2001 -continuano i senatori-, e furono giornate da repressione cilena, culminate con la morte di Carlo Giuliani. Riconvocare il vertice in Italia, senza che ancora sia stata fatta luce sui responsabili di quella catastrofica gestione dell'ordine pubblico, è dunque di per sé inaccettabile, e lo è ancor di più alla luce della sede scelta per il vertice, La Maddalena, isola del tutto inadeguata a sopportare, sotto il profilo logistico e ambientale, l'impatto di un simile evento, e per la quale, dopo quasi 40 anni di occupazione militare Usa, sarebbe piuttosto opportuno stanziare finanziamenti per la bonifica del territorio. Noi -proseguono Bulgarelli e Martone- ci facciamo portavoce del diffuso malcontento espresso da gran parte della gente sarda per la scelta di La Maddalena e registriamo che movimenti, comitati e associazioni della società civile contestano fin da ora la decisione del governo. Per questo invieremo al presidente del consiglio una lettera -che auspichiamo tutti i parlamentari sardi o eletti in Sardegna vogliano sottoscrivere- con la quale chiederemo un incontro per far presente l'inopportunità di convocare il vertice a La Maddalena. Sarà un'occasione per chiarire che la Sardegna, gravata da decenni da un abnorme presenza di insediamenti militari, ha certo bisogno di finanziamenti, ma da destinare soprattutto -concludono i parlamentari- alla bonifica dei tanti siti inquinati dall'attività dei poligoni e delle basi».
Nella foto il senatore Bulgarelli
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