Red
30 marzo 2020
«Terapia intensiva: resti aperta anche dopo l´emergenza»
«Alla Regione, all’assessore Nieddu e al consigliere del territorio Michele Pais diciamo che non ci accontentiamo di una apertura provvisoria e emergenziale», dichiarano gli esponenti del Centrosinistra algherese Mario Bruno, Gabriella Esposito, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo, Mimmo Pirisi e Pietro Sartore

ALGHERO - «Meglio tardi che mai. Grazie ai medici e agli infermieri che si sono resi disponibili, alla Protezione civile nazionale che sta inviando sette ventilatori, finalmente come da noi chiesto con forza, si potrà aprire il Reparto di Terapia intensiva al Civile di Alghero. Ci siamo».
Contenuta reazione positiva alla notizia da parte dei consiglieri comunali del Centrosinistra algherese Mario Bruno, Gabriella Esposito, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo, Mimmo Pirisi e Pietro Sartore, che però guardano già avanti. «Alla Regione, all’assessore Nieddu e al consigliere del territorio Michele Pais diciamo che non ci accontentiamo di una apertura provvisoria e emergenziale. Terapia intensiva ad Alghero è stata finanziata e voluta dal governo regionale di Centrosinistra nel 2006 come struttura polispecialista, cardiologica e post operatoria e solo grazie a questo reparto, reso strutturale e non provvisorio, l’ospedale di Alghero potrà mantenere il DEea di primo livello».
«Non basta neanche, per quanto vada ampiamente ringraziato il dottor Liperi, richiamare personale in emergenza dalla pensione, servono nuovi anestesisti e nuovi infermieri che gestiscano ordinariamente la terapia intensiva. La Regione potenzi nel frattempo i dispositivi di protezione individuale nei nostri ospedali e garantisca la sicurezza di tutti gli operatori, dei pazienti e delle loro famiglie», concludono i consiglieri comunali d'Opposizione.
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