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19 aprile 2020
Legge Dem: contributo a fondo perduto a imprese
Depositata in Consiglio regionale la proposta di legge del Partito democratico, con richiesta di discussione immediata, per arginare urgentemente gli effetti devastanti dell’emergenza sanitaria sull´economia dell´isola. E´ rivolta alle micro e piccole imprese sarde

CAGLIARI - I Consiglieri del Partito Democratico hanno depositato la proposta di legge con richiesta di discussione immediata per
arginare urgentemente gli effetti devastanti dell’emergenza da Covid-19 sul sistema economico regionale. Proposta semplice e chiara per le micro e piccole imprese sarde, fondata sui contributi a fondo perduto per singola azienda e richiesta d'iscrizione immediata all'ordine del giorno del prossimo consiglio regionale. Ecco i dettagli.
I beneficiari. Le micro (0-9 addetti) e piccole (10-49 addetti) imprese sarde. Le micro e piccole imprese costituiscono, insieme, il 99% delle imprese sarde e occupano l’83% del totale degli addetti dell’intero sistema delle imprese sarde.
Le risorse. Si parte da 200 milioni di euro, provenienti dalla rimodulazione dei fondi POR-FESR della programmazione 2014-2020, non ancora spesi, rimandando gli eventuali impegni già assunti alla imminente nuova programmazione POR-FESR 2021-2027.
Il contributo a fondo perduto. Va calcolato sommando al contributo minimo di 2.000 a impresa, ulteriori 1000 euro per ogni addetto e sino
all’ammontare massimo complessivo di 10.000 euro, tenendo conto del numero di addetti medi annui registrati da ciascuna impresa nel corso del 2019.
Le modalità: rapidità e semplicità. La domanda, da compilare, avviene in regime di autocertificazione, è semplice e ridotta ai soli dati costitutivi l’impresa, necessari per il calcolo del contributo spettante.
«Se non si interviene nelle prossime ore in modo efficace, il rischio è che moltissime imprese non riusciranno neppure a tentare di accedere agli strumenti di garanzia finanziaria che, a tutti i livelli, si stanno istituendo. Perché saranno fallite prima». Lo dicono, con un comunicato stampa, i consiglieri regionali del Partito Democratico, che, sin dal 5 marzo scorso, con un ordine del giorno poi condiviso e approvato all’unanimità dall’Aula, avevano sollecitato la Giunta regionale ad intraprendere tutte le azioni possibili “«per contenere gli effetti drammatici dell’emergenza sanitaria sull’intero sistema socio-economico regionale».
«Con lettera datata 20 marzo all’indirizzo del Presidente della Regione – continua il comunicato dem - abbiamo riproposto il tema, offrendo la disponibilità a discutere, urgentemente, sulle misure necessarie da adottare per sostenere il tessuto economico dell’isola». «Comprendiamo la complessità del momento e del problema – dicono i consiglieri PD - ma a quasi un mese e mezzo dalla data di approvazione dell’ordine del giorno approvato, non ci sono più le condizioni per attendere eventuali e ulteriori rinvii». «O proviamo, nelle prossime ore, a costruire una soluzione, oppure sarà la fine per tante imprese sarde. Per questo chiediamo l’iscrizione immediata all’ordine del giorno del Consiglio della nostra proposta di legge» sottolineano i consiglieri regionale Dem.
«Il contributo a fondo perduto – concludono i consiglieri democratici - costituisce, un po’, la terapia intensiva per le imprese sarde, per le quali, gli strumenti di garanzia finanziaria, offerti a tutti i livelli istituzionali, rischiano di non essere raggiungibili per tante imprese ormai allo stremo, o comunque insufficienti, da soli, a rilanciarne la loro attività nella prospettiva di una ripresa che, in ogni caso, si preannuncia altrettanto difficile. E se non si salverà il tessuto imprenditoriale, le conseguenze saranno altrettanto drammatiche, sul bilancio della nostra Regione e sulla qualità dei servizi che invece devono essere assicurati».
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