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31 maggio 2025
Pasticcio Todde, anche nel Pd si pensa alle urne
Pochi sorrisi dietro le quinte. In tutti gli schieramenti e partiti si iniziano a fare calcoli: legislatura segnata in Sardegna e il Partito democratico è quello più esposto

SASSARI - Un vero pasticcio. Da gennaio ormai tutti avevano ampiamente capito ma la mazzata del Tribunale di Cagliari di qualche giorno fa, pur lasciando spiragli a cui aggrapparsi ancora disperatamente, è di quelle letali. Troppo gravi i rilievi attribuiti alla presidente Todde per rimanere ancora al condizionale, così in tutti gli schieramenti e partiti si iniziano a fare calcoli elettorali: il Campo largo, almeno ufficialmente, cerca di resistere, ma nel Partito democratico c’è chi inizia a ipotizzare finestre elettorali aperte a febbraio-marzo 2026 per tornare alle urne. E non potrebbe essere altrimenti. Di matrice opposta il sentimento nel Centrodestra. «La situazione che sta vivendo la Regione è qualcosa di imbarazzante oltre che di giuridicamente molto dubbio», spiega Francesco Mura, deputato e segretario di FdI in Sardegna. C'è infatti chi inizia ad avanzare seri dubbi perfino sulla legittimità degli atti futuri dopo la mazzata dei giorni scorsi in tribunale.
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