Red
17 giugno 2020
«Non basta nascondere la posidonia sotto la sabbia»
La Quinta Commissione consiliare è stata convocata dal presidente Christian Mulas per discutere dello stato dei litorali algheresi e ha visto la presenza dei rappresentanti della associazioni ambientaliste Wwf, Legambiente e Lipu. «Il nuovo appalto per la pulizia delle spiagge è da riscrivere e dovrà coinvolgere tutti», dichiara l´assessore comunale all´Ambiente Andrea Montis

ALGHERO - Un nuovo capitolato per la pulizia delle spiagge, da riscrivere con tutti i soggetti coinvolti e pronto per la stagione 2022. L'incontro della Quinta Commissione consiliare Ambiente, convocata dal presidente Christian Muals per discutere con le associazioni ambientaliste di tutti gli aspetti connessi alla preservazione e salvaguardia dei litorali, è stato utile all’assessore Andrea Montis per un confronto sullo stato di attuazione delle azioni e sulle prospettive di miglioramento del servizio che l’Amministrazione comunale «vuole mettere al centro, preparandosi per il dopo-scadenza del contratto previsto nella stagione 2021», dichiarano dagli uffici comunali.
«La nuova visione della tematica – ha dichiarato Montis – dovrà necessariamente differenziare gli interventi in base ai luoghi (San Giovanni non è uguale a Maria Pia o al Lazzaretto). Gli interventi dovranno essere svolti non solo partendo dal mese di aprile ma, anche al fine di ottimizzare gli sforzi, spalmarsi (nel rispetto delle norme) durante tutto il corso dell'anno. Una nuova visione, quindi, che dovrà essere in grado di far incontrare le doverose azioni di tutela ambientale con le esigenze di carattere economico e turistico». Intanto, l’assessore all’Ambiente ha ritenuto doveroso illustrare alla Commissione gli aspetti relativi alla pulizia dei litorali, oggetto in questi giorni di critiche. «Qualcuno continua a gridare a ritardi, ritardi rispetto a cosa? L'anno scorso finimmo di pulire le spiagge ad agosto inoltrato, e non se ne può dare certo colpa a nessuno. Tutti le vorremmo pronte da aprile, ma le norme lo impediscono e non dipende solo da noi, le foglie di posidonia fanno parte delle nostre spiagge e solo il clima decide quando non farne arrivare più. C'è molto da lavorare culturalmente».
«Solo una settimana fa, si erano conclusi i lavori di asporto, ma i nuovi spiaggiamenti hanno riportato la situazione allo stato pre-pulizia. I lavori continuano, insomma», sottolineano dagli uffici comunali. «Lo facciamo serenamente tutti i giorni – commenta Montis - e sfido a chiunque a dire che i mezzi son stati anche un solo giorno fermi. Ad ultimo, ripuliremo il primo tratto di San Giovanni, dove i problemi veri non sono quelli della posidonia, ma di un canale su cui c'è da intervenire, senza propaganda». Infine un cenno agli “interventi di facciata”. «Chi amministra non può andare solo alla ricerca di consenso, deve costruire presupposti solidi per la risoluzione dei problemi. Il risultato immediato è bello, ma dura pochi mesi, avremmo modo di verificare quanto rimane di certi interventi e se potranno dirsi congrui rispetto alle spese anche straordinarie affrontate». «Per essere più espliciti – aggiunge sull’argomento il presidente della Commissione Christian Mulas – non basta nascondere la polvere sotto il tappeto o meglio, la posidonia sotto la sabbia». Inoltre, il presidente della Commissione ha posto l’accento sul fatto che «oggi parlare dei nostri litorali con questo approccio condiviso è un primo passo verso vere politiche di sensibilizzazione ambientale, e parlare della posidonia in questo periodo in cui le spiagge sono al centro dell'attenzione è anche segno di attenzione verso il bene prezioso del nostro ambiente». Inoltre, in Commissione è emersa l’esigenza di concentrare eventuali sforzi sulla spiaggia di Fertilia, che soffre particolarmente e dove bisognerà iniziare presto a portar via quei cumuli di posidonia presenti accumulati fino all'anno scorso.
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