Dopo l´intervento del consigliere regionale Di Nolfo, è la sezione algherese del Partito Democratico rincarare la dose contro l´esponente cittadino della Lega, Michele Pais in merito alla questione del campo boe
ALGHERO - «In merito alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere Michele Pais, riteniamo doveroso riportare i fatti nella loro giusta prospettiva. Se oggi siamo chiamati a gestire le criticità di un progetto ormai in fase avanzata di attuazione, lo dobbiamo proprio a chi – negli anni passati – ha scelto di non vedere e non intervenire. Proprio l’ex presidente del Consiglio regionale, oggi consigliere comunale, ha avuto ogni occasione per affrontare il tema in modo strutturato, e non lo ha fatto. Oggi rivendica un risultato ottenuto nonostante il suo atteggiamento, non certo grazie ad esso». Dopo l'intervento del consigliere regionale Di Nolfo [
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«Nel confronto istituzionale degli ultimi mesi, tutte le forze politiche – tranne la Lega – hanno lavorato per chiedere la rimodulazione e la modifica del progetto originario del campo boe, nella direzione di una maggiore equità e di una gestione più efficace. È stato grazie a questa pressione condivisa, portata avanti dentro e fuori le istituzioni, che l’Ente Parco ha giustamente deciso di formulare l’ordinanza, introducendo l’esenzione per i diportisti che hanno l’imbarcazione ad Alghero» si legge nella nota diffusa da via Mazzini.
E ancora: «Chi oggi parla di "vittoria" si è in realtà tirato fuori da ogni tentativo di migliorare la situazione. Ha preferito il solito schema della propaganda, piuttosto che assumersi la responsabilità di partecipare a un confronto costruttivo». «L’Azienda Speciale Parco di Porto Conte ha invece scelto la strada del dialogo con i portatori di interesse, correggendo alcune criticità iniziali del progetto. È un primo passo, non certo un punto d’arrivo. Ma è bene chiarire che nessuno spazio può esserci per chi oggi fa polemica dopo aver contribuito al problema. Il mare pubblico di Alghero merita attenzione, regole chiare e buonsenso. Non slogan» concludono.