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Red 26 giugno 2020
Charter nautico: Salaris chiede «misure urgenti»
Il consigliere regionale dei Riformatori sardi chiede l’intervento del presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas e dell’assessore al Turismo Gianni Chessa per un settore che, nell´Isola, coinvolge circa 180 imprese e 3mila dipendenti e che, nel solo segmento del charter delle barche a vela, conta oltre trenta società che operano con più di 300 imbarcazioni, per un totale che supera i 2.500 posti letto
Charter nautico: Salaris chiede «misure urgenti»

CAGLIARI - «Il settore del charter nautico necessita di misure urgenti che possano ammortizzare il più possibile gli effetti dei mancati introiti causati dall’emergenza Covid-19». Il sollecito arriva dal consigliere regionale dei Riformatori sardi Aldo Salaris, che chiede l’intervento del presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas e dell’assessore al Turismo Gianni Chessa.

Salaris spiega che è arrivato il momento di dare risposte ad un settore che in Sardegna coinvolge circa 180 imprese e 3mila dipendenti e che, nel solo segmento del charter delle barche a vela, conta oltre trenta società che operano con più di 300 imbarcazioni, per un totale che supera i 2.500 posti letto. Queste ultime sono aziende che garantiscono indotto economico e lavoro a più di 125 dipendenti diretti ed altrettanti indiretti, per un giro d’affari che supera i 27milioni di euro nella stagione operativa che va da aprile ad ottobre.

«La grave crisi economica causata dalla diffusione del Covid-19 ha costretto il settore del charter nautico a fare fronte a grosse perdite, con l’amara constatazione che il futuro non sarà roseo: si è registrato un forte crollo delle prenotazioni, una quota consistente di disdette, molti contratti sono stati rimandati al 2021 e si prevede un crollo del fatturato di circa il 40percento», spiega il consigliere regionale. Come se non bastasse, per i servizi offerti dalle società di charter l’Iva è passata dall’11 al 22percento costringendo gli operatori ad aumentare le tariffe e, di conseguenza, a non essere più competitivi sul mercato europeo, i cui competitor sono Paesi come Spagna, Francia, Grecia, Croazia e Turchia.

«Un aiuto concreto - sostiene Aldo Salaris in conclusione - potrebbe essere quello di integrare le società che operano nel servizio di charter nautico nel settore turismo, di cui ovviamente sono parte importante e dal quale sono escluse per un codice Ateco (77.21.02) che contiene la parola “diporto”, che implica e restringe l’utilizzo dell’unità al solo scopo ricreativo mentre la definizione di turismo è “viaggio e soggiorno a scopo ricreativo”. Senza tale riconoscimento non c’è alcuna possibilità di attingere ad agevolazioni di alcun tipo previste invece per il settore del turismo».

Nella foto: il consigliere regionale Aldo Salaris



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