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Red 22 luglio 2020
«Litorale di Quartu ostaggio della burocrazia»
«Chiedo ancora una volta che l’Assessorato regionale dell’Urbanistica si adoperi affinché le attività balneari possano esercitare serenamente la loro attività e chiudere una stagione già azzoppata, senza il rischio di incorrere in sanzioni generate dal caos normativo, di cui non hanno alcuna responsabilità», è la richiesta del consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa
«Litorale di Quartu ostaggio della burocrazia»

QUARTU SANT'ELENA - «Chiedo ancora una volta che l’Assessorato regionale dell’urbanistica si adoperi affinché le attività balneari possano esercitare serenamente la loro attività e chiudere una stagione già azzoppata, senza il rischio di incorrere in sanzioni generate dal caos normativo, di cui non hanno alcuna responsabilità». Lo ha detto il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, a margine dell’incontro con alcuni rappresentanti di stabilimenti balneari del litorale di Quartu Sant'Elena.

Molti Comuni non sono stati in grado di approvare il Piano di utilizzo del litorale, la Regione autonoma della Sardegna ha garantito l’approvazione di una direttiva per superare il problema della mancata approvazione dei Pul ed assicurare il proseguo delle attività. Ad oggi, tuttavia, secondo quanto riferito dai titolari degli stabilimenti, non sarebbe stato compiuto alcun passo in avanti.

Da qui la protesta dei titolari degli stabilimenti e la richiesta di sostegno indirizzata a Cossa, che in più occasioni si è occupato del problema. «Oggi mi è stata rappresentata una situazione di incertezza che preoccupa i titolari delle attività, ancora una volta ostaggio della burocrazia. Considero inaccettabile che cavilli e lentezze della politica frenino il lavoro dei titolari degli stabilimenti il cui unico introito deriva proprio dall’attività turistica», ha concluso il consigliere.

Nella foto: il consigliere regionale Michele Cossa
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