Red
17 novembre 2020
«Alghero tra le prime smarter city d´Italia»
Alghero è tra i primi centri nazionali che promuovono appalti innovativi su mobilità, salute e beni culturali. Iniziativa per la riapertura del Mise con 50milioni di euro. La Programmazione si avvale di nuovi strumenti e opportunità di innovazione. Venerdì scorso l´incontro per le linee guida

ALGHERO - Alghero entra a far parte di Smarter Italy, il programma di appalti di innovazione promosso dal Ministero dello Sviluppo economico, dal Ministero dell'Università e della ricerca e dal Mid-Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e attuato dall'Agenzia per l'Italia digitale. Ne fanno parte undici Comuni (Bari, Cagliari, Catania, Genova, L’Aquila, Matera, Milano, Modena, Prato, Roma e Torino) e includerà tredici città di minore dimensione. Tra queste c’è Alghero che, con Carbonia, rappresenta la Sardegna. Con loro, anche Comuni come Sestri Levante, Bardonecchia, Pietrelcina e Pantelleria.
Riprogettare la fruibilità delle aree urbane, la mobilità, migliorare la qualità della vita e la salute dei cittadini, ripensare la fruizione dei beni culturali: sono questi gli obiettivi con cui l’Amministrazione comunale promuove l’utilizzo delle cosiddette “procedure d’appalto per l’innovazione”. La dotazione finanziaria iniziale, resa disponibile da parte del Mise, è di 50milioni di euro. Le aree d’intervento di Smarter Italy sono: “Smart Mobility” (ovvero il miglioramento sostanziale dei servizi per la mobilità di persone e cose nelle aree urbane), “Valorizzazione dei beni culturali” (per la valorizzazione economica e turistica delle aree di rilevanza storica e artistica), “Benessere sociale e delle persone” (area finalizzata al miglioramento dello stato psico-fisico dei cittadini) e “Protezione dell'ambiente”. Sarà l’Agenzia per l’Italia digitale a svolgere il ruolo di centrale di committenza nelle successive gare d’appalto alle quali potranno partecipare tutti gli operatori di mercato: imprese di ogni ordine e grado, start-up, università, centri di ricerca, ecc.
«Continuiamo a programmare con nuovi strumenti e opportunità di innovazione – spiega il sindaco Mario Conoci - nonostante l’emergenza e le mille difficoltà alle quali dobbiamo far fronte in questa fase. Tutte le nostre attenzioni sono rivolte all’emergenza, ma non perdiamo di vista la programmazione che, nel frattempo, va avanti e con le migliori soluzioni». Le Amministrazioni e i soggetti pubblici interessati possono co-finanziare il programma. Infatti, in aggiunta ai fondi inizialmente previsti dal Decreto, l’attuazione degli appalti di innovazione può essere finanziata con altre risorse, ad esempio provenienti da Programmi operativi con Fondi europei o con risorse ordinarie di bilancio delle Amministrazioni che aderiranno al programma. Venerdì, Conoci e l’assessore comunale agli Affari generali e Centrale unica di committenza Marco Di Gangi hanno partecipato al secondo videoincontro dedicato alle tredici città minori del programma nazionale per un'illustrazione delle linee guida e per le modalità e il piano di adesione dell’Amministrazione comunale. «Attraverso gli appalti innovativi – aggiunge Di Gangi – l’Amministrazione incoraggia il tessuto imprenditoriale a creare nuove soluzioni per rispondere alle esigenze di crescita della comunità nei settori strategici, quali quelli, della sanità, dell’ambiente, della cultura, della formazione e dell’energia».
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