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Red 27 dicembre 2020
Vaccine day: «Giornata dal grande valore simbolico»
«Un passo importante verso il ritorno alla normalità», lo ha definito il presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas
<i>Vaccine day</i>: «Giornata dal grande valore simbolico»

CAGLIARI - «Una giornata dal grande valore simbolico, un passo importante per il ritorno alla normalità che auspichiamo possa avvenire al più presto». Lo dichiara il presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas, in merito alle prime vaccinazioni anti-Covid eseguite oggi (domenica) nell'Isola in occasione del “Vaccine Day”, operazione che ha portato, su tutto il territorio nazionale, alla somministrazione delle prime dosi del farmaco Pfizer-BioNTech arrivate in Italia a Natale [LEGGI]. «Stiamo preparando il nostro sistema sanitario – prosegue Solinas – alla grande campagna di vaccinazione che seguirà nei prossimi mesi. Mesi in cui sarà ancora fondamentale non abbassare la guardia e che ci vedranno impegnati con forza anche nel più importante progetto di screening che l'Isola abbia mai realizzato, con l'obiettivo di abbattere drasticamente la circolazione virale».

In occasione del “V day”, sono state consegnate alla Sardegna 180 dosi che saranno somministrate, in quattro giornate, ad altrettanti operatori sanitari: personale dell'Arnas “G.Brotzu”, dell'ospedale “Santissima Trinità” di Cagliari e del Policlinico universitario “Duilio Casula” di Monserrato. Le fiale con il farmaco, arrivate nell'Isola ieri sera con volo militare, sono state trasportate all'ospedale “San Michele” dell'Azienda di rilievo nazionale e alta specializzazione G.Brotzu, centro designato dalla Regione per l'esecuzione dei vaccini programmati in occasione dell'evento odierno. I primi due vaccinati della Sardegna sono il 71enne medico infettivologo Silverio Piro e la 58enne infermiera Virginia Boi. Le fiale, ciascuna contenente cinque dosi, sono state conservate a -80gradi e, secondo la procedura, sono state portate a 3 e 8gradi in tre ore e lasciate a temperatura ambiente per mezz'ora prima di essere diluite con cloruro di potassio ed essere quindi inoculate. Per ogni somministrazione effettuata è stata data, come previsto, lettura del numero di lotto vaccinale e dei nomi del medico responsabile della seduta e dell'operatore che ha eseguito l'inoculazione.

«Grande emozione per le prime vaccinazioni nell'Isola. Un segnale importante – dichiara l'assessore regionale della Sanità Mario Nieddu – in vista della campagna che partirà a gennaio con l'arrivo di 33mila dosi a cui seguirà un ulteriore invio dello stesso quantitativo per la vaccinazione delle categorie a rischio individuate secondo i criteri stabiliti a livello nazionale. Si inizierà quindi con gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale e gli ospiti delle Rsa. Già nei prossimi giorni attendiamo l'arrivo di altre 4miIa dosi. Vaccineremo tutte le persone che lavorano nelle strutture sanitarie dell'Isola, pubbliche e private. I centri di vaccinazione della Sardegna individuati dalla Regione sono dodici, dislocati su tutto il territorio, in corrispondenza dei principali ospedali. La campagna vaccinale durerà circa un anno, ma ci auguriamo che possa esserci un' accelerazione con l'approvazione degli altri farmaci in attesa del via libera. Stiamo lavorando con grande impegno da diverse settimane per predisporre quanto necessario per preparare al meglio il nostro sistema sanitario. Abbiamo una continua interlocuzione con il Governo e la struttura commissariale per l'emergenza. La Sardegna è pronta sia sul piano logistico, sia sul piano organizzativo».
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