Cor
16 novembre 2021
Insularità: Cossa e Floris dalla Casellati
Cossa e Floris hanno ringraziato la Presidente del Senato per l’approvazione all’unanimità del provvedimento e hanno discusso del complesso dell’iter del procedimento, che adesso dovrà affrontare il secondo passaggio parlamentare alla Camera

CAGLIARI - Il Presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ha incontrato questa mattina il Presidente della Commissione speciale per l’insularità Michele Cossa e il senatore Emilio Floris. Cossa e Floris hanno ringraziato la Presidente del Senato per l’approvazione all’unanimità del provvedimento (è la prima volta che questo accade nella storia d’Italia) e hanno discusso del complesso dell’iter del procedimento, che adesso dovrà affrontare il secondo passaggio parlamentare alla Camera (dove è stato preso in carico con il numero AC 3353, e assegnato il 9 novembre scorso alla Commissione AACC).
All’incontro hanno partecipato anche i senatori Lina Lunesu ed Emiliano Fenu, Massimo Fantola e Maria Antonietta Mongiu e Rita Dedola (del Comitato Scientifico del Comitato per l’insularità). I rappresentanti della Sardegna, nell’evidenziare l’importanza e la strategicità dell’iniziativa, hanno espresso l’auspicio di trovare nel corso della doppia lettura parlamentare la massima attenzione e il pieno sostegno delle Camere, uniti a un impegno concreto sui tempi, necessario affinché la proposta si trasformi in legge. Nel corso dell’interlocuzione istituzionale il Presidente del Senato ha espresso parole di apprezzamento per l’iniziativa, unite a un augurio rivolto alla Sardegna e a tutti i sardi.
Il presidente della Commissione speciale Michele Cossa ha sottolineato come questa battaglia, strategica per la Sardegna e per la Sicilia, rivesta una grande importanza anche sul piano della interpretazione e applicazione del diritto europeo. «I territori svantaggiati come le Isole devono poter contare appieno sul sostegno dell’Europa, ma questo significa anzitutto rimuovere gli ostacoli allo sviluppo e creare condizioni effettive di pari opportunità nella competizione».
|