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17 marzo 2008
Interesse e partecipazione al ciclo di seminari del parco
Utili gli spunti di riflessione offerti dai relatori e che verranno acquisiti dal Parco per una corretta gestione delle risorse ambientali

ALGHERO - Prosegue suscitando interesse e una buona partecipazione di pubblico il ciclo di seminari organizzato dal Parco Regionale di Porto Conte su tematiche ambientali. Seminari svolti da professionisti e docenti universitari che hanno lo scopo non solo di far conoscere gli aspetti naturalistici più significativi dell’area parco alla comunità territoriale, ma offrire utili spunti di riflessione per la gestione e quindi corretta conservazione dei vari Habitat. Gli ultimi seminari svoltisi giovedì e sabato scorso hanno affrontato due importanti argomenti inerenti le biocenosi marine e la gestione dei litorali. Innanzitutto è stata evidenziata la necessità di una corretta mappatura e cartografia che in ambiente marino diviene indispensabile per pianificare una corretta gestione, ma soprattutto per identificare situazioni di precarietà ed eventuali emergenze A relazionare di ciò il prof. Cossu dell’Università degli Studi di Sassari coadiuvato dal professionista David Pala. «Date le difficoltà oggettive di reperimento di dati in mare -è stato detto- l’indagine con moderni apparecchi di mappatura dei fondi marini e la cartografica diventano degli strumenti indispensabili per conoscere lo stato di salute dei vari habitat e successivamente pianificare interventi di tutela». Sabato scorso invece si è parlato dei litorali del parco, delle loro caratteristiche geologiche e delle problematiche di erosione sia per quanto riguarda la costa rocciosa che quella bassa sabbiosa. Da segnalare che quasi tutte le spiagge più rinomate della Riviera del Corallo ricadono nelle pertinenze del Parco. Sono infatti 60 i km di fascia costiera che ricadono all’interno dell’area protetta e che abbracciano le spiagge delle Bombarde, Lazzaretto, Mugoni, Porticciolo e Punta Negra. Spiagge che nel periodo estivo subiscono un impatto antropico notevole e molte delle quali sono in una situazione di disequilibrio. Decisamente interessanti i suggerimenti per una corretta gestione dei litorali forniti nella sua relazione da parte del prof. Vincenzo Pascucci geologo e sedimentologo dell’Università degli Studi di Sassari. Nel suo intervento il docente ha inoltre fornito delle proposte per affrontare in modo ragionato ed economico le problematiche inerenti la dispersione della sabbia sulla litoranea di Maria Pia e sulla via Lido. Il Parco dunque, grazie al progetto “Ceamat” finanziato con fondi comunitari Interreg, sta svolgendo un importante azione di informazione scientifica e di fertilizzazione del territorio, ma si sta occupando anche di acquisire allo stesso tempo importanti informazioni e suggerimenti dai professionisti che si alternano nei seminari per la pianificazione futura del piano del Parco. Il prossimo appuntamento si terrà venerdi 28 marzo e tratterà della gestione delle aree umide costiere ai fini della conservazione dell’avifauna acquatica. Particolare attenzione sarà rivolta al caso della laguna del Calich che ricade nelle pertinenze dell’area protetta di Porto Conte.
Foto d'archivio
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